AGI - In meno di 80 anni, tutti gli esemplari di orso polare presenti sulla Terra potrebbero essere persi a causa dei cambiamenti climatici. L’allarmante ipotesi proviene da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Climate Change e condotto dagli esperti dell'Università di Toronto in Ontario, Canada, i quali sostengono che alcune popolazioni abbiano già raggiunto i loro limiti di sopravvivenza mentre il ghiaccio marino dell'Oceano Artico continua a diminuire. “Gli orsi polari – spiega Stephen Molnar dell'Università di Toronto – utilizzano il ghiaccio marino per cacciare le foche, e senza questa preziosa risorsa, i predatori sono costretti a vagare per lunghe distanze o a riva, dove fanno fatica a trovare cibo e a nutrire i cuccioli”.
L’autore sostiene che l’orso bianco rappresenti il simbolo dei cambiamenti climatici. “Gli orsi polari rientrano tra le specie a rischio di estinzione nell’elenco stilato dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) – continua il ricercatore – si trovano già in cima al mondo, senza ghiaccio non hanno più un habitat naturale. Il nostro lavoro rappresenta una stima delle tempistiche relative alla sopravvivenza di questa preziosa specie”.
Il team ha utilizzato una serie di modelli relativi al consumo di energia degli orsi per calcolare il limite alla loro resistenza. “Abbiamo dimostrato che gli esemplari più giovani sono esposti alle minacce più serie – dichiara Steven Amstrup, capo scienziato della Polar Bears International e seconda firma dell’articolo – perché le future mamme non avranno abbastanza grasso corporeo per produrre latte. Secondo i nostri risultati, in alcune aree dell’Artico questo fenomeno potrebbe essere già avviato”.
Gli scienziati sottolineano l’importanza di intervenire al più presto per porre rimedio alla situazione attuale. “Gli sforzi compiuti non sono ancora sufficienti – osserva Amstrup – ma se le società e le nazioni del mondo uniscono le forze possiamo salvare la specie, ma i benefici sarebbero ovviamente anche a nostro vantaggio”. Il ricercatore sostiene che uno scenario di elevate emissioni di gas serra come quello che sperimentiamo oggi potrebbe portare alla scomparsa degli orsi polari entro il 2100, con il ghiaccio marino che diminuisce con un tasso decennale medio del 13 percento dalla fine degli anni ’70. “Se riuscissimo a rispettare gli accordi di Parigi e Montreal – conclude Molnar – diverse popolazioni verranno perse comunque, ma possiamo e dobbiamo intervenire per arrestare questo declino”.