Nessun cedimento sull'ammontare del Recovery Fund da 750 miliardi di euro, in asse con Angela Merkel e Emmanuel Macron. E avvio di una trattativa diretta con l'Olanda di Mark Rutte, con la mediazione dei tecnici della commissione, sulla governance del fondo. È la terza giornata di Giuseppe Conte a Bruxelles. Quando sono ormai 37 le ore di trattativa, prima dell'avvio della cena dei capi di Stato e di governo, il negoziato è ancora in salita, l'obiettivo e' di proseguire a oltranza e ottenere un accordo a Ventisette.
Mediterranei contro frugali
Il presidente del Consiglio tiene il punto sull'ammontare del fondo destinato alle economie dei Paesi europei colpiti dal Covid 19. Nella trattativa ci sono, da una parte, Italia, Spagna e Portogallo, sostenuti da Francia e Germania, che non vogliono diminuire la somma totale del 'Next generation Ue', nè toccare la ripartizione che, auspicabilmente, non dovrebbe scendere sotto i 400 miliardi di euro di sussidi (e 350 prestiti). Mentre i Paesi 'frugali' non vogliono concedere sussidi oltre 350 miliardi. Mentre si diffonde la voce dell'ipotesi di una mediazione a 375, la trattativa non è in alcun modo chiusa.
"Voi avete dubbi perché le risorse finanziare di cui ragioniamo oggi vi sembrano tante", scandisce il premier rivolto ai leader dei Paesi del Nord Europa, nella riunione che si tiene nel primo pomeriggio. "In realtà - aggiunge - è il minimo indispensabile per una reazione minimamente adeguata; se tardiamo la reazione dovremo calcolare il doppio o forse anche di più".
Cena dei leader dopo tre lunghe giornate di negoziati. Sul tavolo la proposta di mediazione di Michel. Le posizioni rimangono distanti, con i frugali che spingono su un accordo al ribasso. Conte a Rutte: "Se distruggi il mercato Ue ne risponderai ai cittadini". Anche Orban attacca l'olandese: "Questo casino è colpa tua"
Poi c'è la questione, spinosa, della governance, cioè del meccanismo di approvazione, da parte dell'Ue, dei piani di riforme che ogni Paese deve presentare per aver accesso alle risorse. Conte - viene riferito - è "molto determinato" a non cedere sulla sua posizione di contrarietà all'unanimità pretesa dai Paesi cosiddetti 'frugali', Olanda, Svezia, Danimarca, Austria, ai quali si è aggiunta la Finlandia.
Trattativa diretta con l'Aja
Qui, il premier ha avviato una trattativa diretta con l'Olanda per arrivare a una mediazione con la proposta italiana, che prevede il via libera da parte della commissione con il benestare della maggioranza qualificata del consiglio. "Vi state illudendo che la partita non vi riguardi o vi riguarda solo in parte", ammonisce, nel corso della riunione, rivolgendosi direttamente a Rutte. "In realtà, se lasciamo che il mercato unico venga distrutto tu forse sarai eroe in patria per qualche giorno, ma dopo qualche settimana sarai chiamato a rispondere pubblicamente davanti a tutti i cittadini europei per avere compromesso una adeguata ed efficace reazione europea".
La battaglia è ancora dura e anche oggi sono rimbalzate da Roma, le dichiarazioni di sostegno arrivate da esponenti di rilievo della maggioranza, come Dario Franceschini e Luigi Di Maio, ma anche dell'opposizione 'responsabile', con la capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini. "Conte negli ultimi mesi ha commesso molti errori, nell'affrontare la pandemia e la successiva crisi, nei confronti della nostra parte politica e nei confronti del Parlamento - ha detto Gelmini -, ma, nonostante tutto, Forza Italia, oggi, si sente di sostenere il Paese e chi pro-tempore lo rappresenta in Europa, affrontando una difficile partita".