Francia, Germania e Italia minacciano sanzioni alle potenze straniere che violano l'embargo decretato dall'Onu sulle armi in Libia. "Chiediamo a tutti gli attori stranieri di cessare le loro interferenze e rispettare l'embargo sulle armi stabilito dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", affermano in una dichiarazione congiunta il presidente francese Emmanuel Macron, la cancelliera Angela Merkel e il presidente del consiglio Giuseppe Conte. I tre leader europei si sono detti "disposti a considerare l'applicazione di sanzioni se continuano le violazioni dell'embargo" sulle armi.
Preoccupati dall'escalation militare in Libia, Merkel, Conte e Macron chiedono un cessate il fuoco. Nella nota pubblicata dall'Eliseo si legge: "ci siamo riuniti oggi a Bruxelles a margine del Consiglio europeo per parlare della situazione in Libia. Condividiamo le serie preoccupazioni per l'aumento delle tensioni militari in quel Paese e per il rischio crescente di un'escalation regionale. Chiediamo quindi a tutti i partiti libici e ai loro sostenitori stranieri di fermare immediatamente i combattimenti e di porre fine all'escalation militare in corso in tutto il Paese".