AGI - Il presidente polacco uscente Andrzej Duda ha battuto al ballottaggio il liberale Rafal Trzaskowski. Con il 99,7% dei voti scrutinati, Duda è al 51,2% e si aggiudica il testa-a-testa. I votanti sono stati quasi il 68%, affluenza record per la Polonia, in quello che da molte parti è stato visto, scrive la Bbc, come un referendum fra due visioni opposti del Paese e dei suoi rapporti con l'Unione Europea. Duda ha annunciato l'intenzione di andare avanti con le sue controverse riforme. Quella giudiziaria è incorsa in una procedura d'infrazione da parte dell'Ue. Duda è contrario all'aborto e ai matrimoni gay.
"Vincere le elezioni con quasi il 70% di partecipazione è qualcosa di fantastico, voglio ringraziare tutti i miei connazionali. Voglio continuare con le politiche che ho attuato finora. Manterrò il dialogo con i miei compatrioti e non cambierà",aveva dichiarato Duda ieri sera commentando gli exit poll.
48 anni, Duda è un avvocato di formazione che ha vinto a sorpresa nel 2015 rappresentando il volto giovane e moderato del partito Legge e Giustizia, che aveva perso una serie di elezioni sotto il leader e candidato di tutti i potenti del partito, Jaroslaw Kaczynski.
E' un cattolico romano socialmente conservatore, che dice di voler difendere il modello tradizionale di famiglia. Da un lato, sostiene il programma di welfare popolare e generoso del governo, simboleggiato dal programma 500+, in base al quale le famiglie ricevono 500 zloty (110 euro) al mese per ogni bambino fino all'età di 18 anni. Molte famiglie polacche sono state sollevate dalla povertà grazie alle politiche del governo e, per la prima volta dalla fine del comunismo nel 1989, sentono che c'è un partito che si preoccupa dei loro bisogni.
Ciò è particolarmente vero nei villaggi e nelle piccole città, dove Duda ha vinto al primo turno due settimane fa. Ha giurato di proteggere le famiglie polacche da quella che chiama un'importata "ideologia LGBT" che cerca aggressivamente di sessualizzare i bambini polacchi. Duda è anche sostenuto dal presidente americano Donald Trump, che si è complimento per il suo "lavoro notevole", e poco prima delle elezioni è stato in visita alla Casa Bianca.