AGI - Circa 10.000 israeliani hanno manifestato in piazza Rabin a Tel Aviv per chiedere più aiuti economici al governo durante la crisi causata dalla pandemia del coronavirus, arrivata nel Paese a una seconda ondata, anche peggiore della prima.
La manifestazione è stata organizzata da diversi gruppi di lavoratori, per lo più autonomi, ma anche da diversi settori in difficoltà, come il turismo.
Centinaia di poliziotti hanno garantito la sicurezza durante la protesta e hanno vigilato sul rispetto da parte dei manifestanti delle regole del distanziamento sociale, e l'uso delle maschere.
Le cifre sulla disoccupazione, impennate dal 4% a quasi il 25% a causa della prima ondata del virus, sono calate bruscamente durante la rapida riapertura di maggio, ma sono nuovamente aumentate nelle ultime settimane, superando di nuovo il 20% (circa 850.000 lavoratori) questa settimana.
"Non si tratta di una protesta politica, ma di una protesta popolare", ha sottolineato Ronen Maili, a capo dell'Associazione che riunisce i proprietari di bar e locali, definendo il pacchetto di misure economiche annunciate giovedì dal premier Benjamin Netanyahu "una presentazione carina", ma ricordando che la gente vuole iniziative concrete. "Vogliamo vedere i soldi in banca, la fase naif è finita", ha affermato.