"La sostenibilità del debito in alcuni paesi, tra cui l'Italia, è uno dei problemi del futuro che la discussione di questi mesi non può cancellare. La Commissione ha invitato tutti i paesi a spendere e ha creato le condizioni per farlo senza dover tener conto dei vincoli che regolano i nostri bilanci. Ma bisognerà pensare anche nel medio lungo termine a riportare il nostro debito in una situazione stabile e verso una traiettoria discendente". Lo dice il commissario Ue, Paolo Gentiloni, durante un'audizione in commissione Politiche comunitarie della Camera.
"L'adesione politica spetta al governo, ma la Commissione ha lavorato perché il trattato fosse reso compatibile con uno strumento senza condizionalità", ha aggiunto poi Gentiloni, riferendosi al Mes. "Se il gioco vale la candela spetta al governo deciderlo - ha detto Gentiloni intervenendo in commissione Politiche comunitarie della Camera - ma noi abbiamo lavorato affinché i prestiti messi in campo dalla Ue fossero senza condizionalità e utilizzabili dai paesi che hanno bisogno di credito a condizioni favorevoli, questo vale per Sure e vale per le linee di credito per le spese sanitarie del Mes".
"Capisco che su questo ci sia lo stigma della condizionalità - ha aggiunto - ma abbiamo lavorato perché le condizioni fossero fatte per tutti i 27 insieme, prima della cura e non dopo". Gentiloni ha ricordato che per quanto riguarda il Mes, "il meccanismo di reporting della Commissione verrà integrato in quello del semestre europeo", ma anche "il Recovery Fund avrà meccanismi di reporting, le avrà eccome".