AGI - Taglie offerte dalla Russia ai talebani perché uccidessero militari americani avrebbero portato alla morte di diversi soldati Usa, messi nel mirino per riscuotere la ricompensa: lo sostiene il Washington Post in un articolo che rilancia lo scoop del New York Times e vi aggiunge l'indicazione che a marzo funzionari della Casa Bianca sarebbero stati informati del programma. Il presidente Donald Trump ha però smentito di esserne stato informato dall'intelligence Usa e ha sollevato dubbi sulla veridicità della notizia in attesa di discuterne con una delegazione ristretta del Congresso. In un tweet ha negato che lui o il suo vice Mike Pence abbiano ricevuto briefing al riguardo spiegando che l'indiscrezione non era ritenuta credibile dai servizi segreti.
L'imbarazzo della Casa Bianca
Di certo il caso crea imbarazzo in un'Amministrazione che prepara il ritiro delle truppe dall'Afghanistan scommettendo su un negoziato di pace in cui Washington, evidentemente, non è l'unico interlocutore 'esterno' dei guerriglieri.Secondo il Wp la scorsa settimana delle taglie di Mosca sono stati informati anche i britannici, mentre i governi degli altri Paesi della Nato non avrebbero ricevuto comunicazioni. Gli 007 americani avrebbero scoperto dell'esistenza delle taglie dagli interrogatori di combattenti nemici da parte delle Forze Speciali. Nel 2018 in Afghanistan sono stati uccisi in attacchi 10 militari americani, 16 nel 2019 e due quest'anno. A loro vanno aggiunti i militari vittime di attacchi da parte di militari afghani, spesso infiltrati dei talebani.
Falchi e colombe
Un portavoce del consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca ha riferito al Post che "si continua a valutare la veridicità di queste accuse". Tuttavia secondo il giornale le informazioni ottenute durante gli interrogatori erano state già confermate dalla Cia e comunicate durante un incontro ad alto livello alla Casa Bianca, svoltosi a marzo. In quell'occasione l'inviato speciale per l'Afghanistan, Zalmay Khalilzad, avrebbe chiesto di affrontare la questione con Mosca ma dal Consiglio nazionale per la sicurezza è prevalsa la linea di attesa. Mosca da parte sua ha negato l'esistenza di un programma di tagli sui militari americani mentre la speaker della Camerq dei rappresentanti, Nancy Pelosi, ha adombrato che il presidente potrebbe essere sotto ricatto da Mosca;: "Non so quali informazioni su Trump abbiano i russi....", ha dichiarato alla Abc. "E' una cosa gravissima - ha detto la Speaker dem - ma il presidente non vuole confrontarsi con i russi su questo, nega di essere informato. Non so cosa i russi abbiano sul presidente, a livello politico, personale, finanziario o qualsiasi cosa sia, ma lui vuole ignorare, vuole ripotarli nel G8 nonostante l'annessione della Crimea e l'invasione dell'Ucraina".