L'Ue dichiara guerra alle fake news sul Covid che vengono da Russia e Cina
L'Ue dichiara guerra alle fake news sul Covid che vengono da Russia e Cina

L'Ue dichiara guerra alle fake news sul Covid che vengono da Russia e Cina

Un cartello sulla vetrina di un pub nella Città Vecchia di Cracovia che dice "La vodka polacca uccide il coronavirus" 
Artur Widak / NurPhoto / NurPhoto via AFP 
- Un cartello sulla vetrina di un pub nella Città Vecchia di Cracovia che dice "La vodka polacca uccide il coronavirus"
 
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I punti fermi per "un'Ue più forte e più resiliente"

Comprendere

La comunicazione

La cooperazione

  • con il Parlamento europeo e il Consiglio e tra istituzioni dell'Ue e Stati membri, grazie all'utilizzo di canali consolidati, quali il sistema di allarme rapido e i dispositivi integrati per la risposta politica alle crisi dell'Ue; tali canali saranno ulteriormente sviluppati allo scopo di rafforzare le capacità e migliorare l'analisi del rischio e la diffusione delle notizie essenziali in periodi di crisi;
  • con i partner internazionali, compresi tra gli altri l'OMS, il meccanismo di risposta rapida del G7 e la NATO, garantendo una maggiore condivisione di informazioni, attività e migliori prassi; è opportuno intensificare tale aspetto per affrontare in maniera più efficace l'influenza estera e la disinformazione;
  • nei paesi terzi l'Ue potenzierà il sostegno e l'assistenza a protagonisti della società civile, media e giornalisti indipendenti nell'ambito del pacchetto "Team Europa" e rafforzerà il supporto destinato al monitoraggio delle violazioni della libertà di stampa e alle attività di sensibilizzazione per un contesto più sicuro a livello di media;
  • infine, molti consumatori sono stati fuorviati e indotti ad acquistare a prezzi eccessivi prodotti inefficaci o potenzialmente pericolosi e le piattaforme hanno rimosso milioni di annunci pubblicitari ingannevoli;la Commissione continuerà a cooperare con le piattaforme digitali e a sostenere la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori delle autorità nazionali per contrastare tali pratiche che violano la normativa in materia di tutela dei consumatori.

La trasparenza

  • le piattaforme dovrebbero trasmettere relazioni mensili contenenti dati più dettagliati sulle azioni da esse svolte per promuovere contenuti autorevoli e limitare la disinformazione sul coronavirus e gli annunci pubblicitari a essa relativi; dovrebbero inoltre intensificare la loro cooperazione con i verificatori di fatti - in tutti gli Stati membri e in tutte le lingue - e i ricercatori e garantire maggiore trasparenza quanto all'attuazione delle loro politiche intese a informare gli utenti che interagiscono con la disinformazione;
  • la Commissione esorta le altre parti interessate che non hanno ancora sottoscritto il codice a partecipare a tale nuovo programma presentando le loro relazioni;
  • sulla base delle attività dell'osservatorio europeo dei media digitali, di recente istituzione, l'Ue potenzierà ulteriormente il sostegno offerto a verificatori di fatti e ricercatori.

Libertà di espressione e pluralismo del dibattito democratico

Fornire strumenti ai cittadini, sensibilizzarli e rafforzare la resilienza della società

Le prossime tappe

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