L'abbattimento della statua di un commerciante di schiavi del XVII secolo, domenica, a Bristol, infiamma lo scontro sul razzismo in Gran Bretagna. Uno scontro esacerbato dallo sfregio, nello stesso giorno, a Londra, della statua di Winston Churchill, il primo ministro conservatore britannico, eroe della Seconda Guerra Mondiale: "Era un razzista", la scritta comparsa sulla base della statua, dinanzi al Parlamento di Londra.
Il ministro dell'Interno, Priti Patel, ha definito la violenza alle manifestazioni britanniche di Black Lives Matter come "assolutamemnte vergognosa". E adesso il dibattito è se la rabbia sia scatenata solo dagli episodi di violenza che rimbalzano da Oltre Atlantico o invece innescata da altro.
A Londra, un manifestante, è salito sul piedistallo di The Cenotaph, il monumento ai caduti di guerra a Whitehall, è ha appiccato il fuoco alla bandiera dell'Union Jack. A Bristol, i manifestanti hanno rovesciato la statua di un commerciante di schiavi, Edward Colston, un monumento in bronzo eretto nel 1895 nel centro della città e lo hanno trascinato per le strade fino a gettarlo nelle acque della città portuale.
Chi era Colston
Colston era stato un benefattore della città: con i soldi ricavati dal denaro del commercio e dello sfruttamento degli schiavi aveva finanziato opere filantropiche in case di cura, scuole, chiese; ma a causa della sua attività di negriero, la statua era già stata contestata nel passato e anche oggetto di una petizione cittadina perche' venisse fatta sparire. Ma adesso è polemica.
Una volta tirata giù dal piedistallo con le corde, la statua è stata calpestata; un manifestante si è scattato una foto in ginocchio sulla figura bronzea, mimando il gesto del poliziotto bianco che ha soffocato George Floyd, a Minneapolis, a fine maggio in Usa, e che ha innescato il movimento di protesta globale contro il razzismo e la brutalità della polizia. Quindi la statua, spruzzata di vernice rossa, è stata lanciata, tra le grida di giubilo, nel fiume Avon.
C'è razzismo in Gran Bretagna?
Lo storico David Olusoga ha paragonato l'accaduto al rovesciamento della statua di Saddam Hussein in Iraq. La polizia locale ha annunciato l'apertura di un'inchiesta e il ministro dell'Interno Priti Patel ha denunciato l'atto come "assolutamente vergognoso" e "completamente inaccettabile". E' vandalismo".
Il tema è se anche nel Paese ci sia uno sfondo razzista: David Lammy, ministro della giustizia ombra, ha affermato che è solo "vera ignoranza" pensare che i manifestanti siano arrabbiati solo per la brutalità della polizia negli Stati Uniti piuttosto che per la discriminazione che pure si vive nel Regno Unito; mentre Dawn Butler, ex ministro laburista, ha affermato che pensare che le proteste siano essenzialmente legate all'America e' un segno che il governo "ancora una volta non sta ascoltando e non mostra alcun impegno a risolvere i problemi del razzismo nel nostro Paese".