Il gigante petrolifero britannico Bp ha annunciato il taglio di 10.000 posti di lavoro in tutto il mondo, ovvero il 15% della sua forza lavoro, per migliorare l'efficienza e adattarsi a un mercato petrolifero colpito dalla crisi del Covid
La maggior parte di questi tagli di posti di lavoro avverrà entro la fine dell'anno, ha spiegato il gruppo in un comunicato. Di fronte al crollo dei prezzi, Bp aveva già annunciato all'inizio di aprile una drastica riduzione degli investimenti e un programma di risparmio.
I manager non saranno risparmiati in quanto Bp ridurrà il numero di dirigenti di un terzo, rispetto agli attuali 400. Questi annunci sono stati fatti dall'amministratore delegato Bernard Looney durante una conferenza web per il personale della società. "Sono decisioni difficili da prendere", ha sottolineato in una e-mail ai dipendenti. "Ma dobbiamo fare ciò che è bene per la Bp" e "questo ci aiuterà a fare meglio", ha aggiunto.
Ma la cedola resta
Looney ha spiegato che il suo gruppo sta spendendo molto più denaro di quello che mette nelle sue casse, nell'ordine di diversi milioni di dollari al giorno.
Bp aveva già annunciato all'inizio di aprile una drastica riduzione degli investimenti del 25% e un programma di risparmio di 2,5 miliardi di dollari nel 2021, che dovrebbe addirittura essere rafforzato.
A causa del calo dei prezzi, nel primo trimestre Bp ha subito un'enorme perdita di 4,4 miliardi di dollari. Inoltre, a differenza del suo concorrente Royal Dutch Shell, il gruppo ha deciso di mantenere il proprio dividendo, privandosi così di un margine di manovra finanziario.