Il capo del Pentagono, Mark Esper, si è detto contrario al dispiegamento dell'esercito americano in patria per reprimere le proteste violente che stanno scuotendo gli Stati Uniti dopo l'uccisione dell'afroamericano George Floyd per mano della polizia. L'ipotesi era stata minacciata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Secondo Esper, la Guardia nazionale e' "ben addestrata per sare supporto alle forze locali di polizia".
Esper ha definito la morte di George Floyd un "crimine orribile" e ha chiesto che i poliziotti coinvolti "rispondano per questo omicidio". È la prima volta che Esper commenta il caso dell'afroamericano, morto il 25 maggio a Minneapolis dopo essere stato fermato dalla polizia. "Voglio inviare le mie condoglianze - ha aggiunto il segretario alla Difesa - alla famiglia e agli amici di George Floyd. Il razzismo è reale in America, e tutti noi dobbiamo dare il meglio per individuarlo, affrontarlo e sradicarlo".
Trump lancia poi un ultimatum alle autorità di New York: "Se loro non agiscono per sistemare le cose, lo farò io. E risolverò in fretta", ha dichiarato in un collegamento con Fox News.
"Abbiamo visto manifestazioni di proteste ma pacifiche e quelle hanno preso il sopravvento. Ci sono stati momenti di tensione, certo, ma in alcune zone di Manhattan e nel Bronx, dove si erano viste violenze nei giorni scorsi, non è successo niente", è la replica del sindaco di New York, Bill De Blasio. "Le nuove misure - ha aggiunto - si sono rivelate efficaci". Oltre 8 mila gli agenti schierati per strada, da Times Square a Union Square. A tutti era stato chiesto di mostrare un atteggiamento "morbido", non minaccioso, per non alimentare tensioni.
"Solo Lincoln ha fatto più di me per i neri"
"In 3 anni e mezzo ho fatto di più io per la popolazione nera che Joe Biden in 43 anni. In realtà, lui li ha danneggiati alla grande con la sua Crime Bill, che non ricorda nemmeno", ha poi scritto in un post su Twitter iTrump, ribadendo di aver "fatto di più per gli afroamericani di qualsiasi altro presidente nella storia Usa con la possibile eccezione di un altro presidente repubblicano, il defunto e grande Abraham Lincoln".
Trump ha infine confermato di essere stato portato nel bunker della Casa Bianca durante le notte degli scontri a Washington ma ha precisato che si è "trattato di breve lasso di tempo". "Si è tratta più di un'ispezione", ha detto, "ci sono stato due o tre volte, tutte per ispezione".