Mossa senza precedenti per Twitter: per la prima volta nella sua storia ha fatto il fact-checking sui cinguettii del presidente americano giudicando le dichiarazioni di Donald Trump "infondate". Immediata la reazione del tycoon contro la sua piattaforma social preferita. Twitter "interferisce nelle presidenziali del 2020", ha tuonato, "sopprime la libertà di espressione ed io come presidente non consentiro' che accada". Poco prima, il direttore della campagna per la rielezione di Trump, Brad Parscale, aveva accusato il social media e tutta la Silicon Valley di faziosità.
"There is NO WAY (ZERO!) that Mail-In Ballots will be anything less than substantially fraudulent", ovvero "Non c'è alcuna possibilità (ZERO) che le votazioni per posta siano qualcosa meno di una sostanziosa truffa", aveva cinguettato Trump rilanciando la sua offensiva contro il voto per posta che alcuni Stati stanno implementando come misura precauzionale contro la diffusione del Covid-19.
A meno di sei mesi dall'Election Day, lo scorso 11 maggio Twitter aveva fatto sapere che avrebbe allertato contro la possibile disinformazione, impedendo l'utilizzo della sua piattaforma per "manipolare o interferire nelle elezioni o in altri processi civici". Sotto il tweet di Trump è dunque comparso il punto esclamativo di allerta che rinviava alla verifica delle informazioni. "Trump ha fatto dichiarazioni infondate sostenendo che il voto per posta comporterà brogli da parte degli elettori" o "elezioni falsate", è stata la conclusione del social media che ha confrontato le asserzioni del comandante in capo con quanto riportato da alcune fonti di stampa e in particolare da Cnn e Washington Post, ovvero due tra le testate piu' detestate dal presidente americano.