Joe Biden è avanti nei sondaggi con il 48% contro il 40% di Donald Trump in vista delle presidenziali Usa di novembre: è quanto emerge da un rilevamento di Fox News confermato da una media dei sondaggi dell'ultima settimana che da' il candidato democratico al 48% e il presidente in carica al 40%.
La cosa importante per l'ex vice di Barack Obama è che i suoi consensi sono ora superiori rispetto a quelli di cui godeva nel 2016 Hillary Clinton (poi battuta da Trump) a questo punto della campagna elettorale e inoltre non è mai stato sotto in un sondaggio telefonico in tutto questo 2020.
Quattro anni fa, la Clinton passò da un vantaggio di 10 punti nella prima metà di aprile ad appena quattro punti nella prima metà di maggio e a un punto nella settimana tra il 16 e il 23 maggio, mentre Trump eliminava Ted Cruz e John Kasich dalle primarie repubblicane.
Tra il 16 e il 23 maggio 2016 il sondaggio Fox News (emittente vicina ai repubblicani) dava addirittura Trump avanti di tre punti sulla Clinton. Per Biden è arrivata anche la buona notizia della vittoria nelle primarie democratiche delle Hawaii: si è aggiudicato 16 dei delegati dello Stato-arcipelago, mentre a Bernie Sanders ne sono andati otto. Biden ha bisogno di 1.991 delegati per conquistare la nomination democratica e al momento ne ha 1.566.
Nel frattempo si registra un nuovo botta e risposta tra i due candidati alla Casa Bianca. L'attuale presidente americano ha affermato che il suo sfidante alle presidenziali di novembre non riesce a "ricordare neanche cosa ha fatto ieri, non è mai stato rinomato per essere una persona intelligente".
Pronta la replica di Biden: "Quasi 100 mila persone sono morte e decine di milioni sono senza lavoro. Allo stesso tempo il presidente trascorre la sua giornata a giocare a golf", ha twittato Biden alludendo al fatto che il presidente è tornato sul 'green' per la prima volta dal 'lockdown' per il coronavirus. Nel 2014 proprio Trump aveva attaccato l'allora presidente Barack Obama (di cui Biden era il vice) perché giocava a golf in pieno allarme per l'epidemia di ebola nell'Africa occidentale.