Il termine per il pagamento di 500 milioni di dollari di interessi sul debito dell'Argentina è scaduto senza un accordo con i creditori. Il Paese è in default tecnico, ma le trattative per la ristrutturazione del debito continuano fino al 2 giugno, ha detto una fonte vicina alla trattativa. "Non abbiamo pagato gli interessi, ma il negoziato continua".
Per il Paese sudamericano si tratta del nono default della storia. Il ministro dell'Economia Martin Guzman aveva detto: "Stiamo pianificando di fare delle modifiche con l'obiettivo di raggiungere un accordo sostenibile con i nostri creditori". E ancora: "Abbiamo esteso l'offerta in modo da poter guadagnare un po' di tempo per fare queste modifiche, e queste saranno determinate nel processo di negoziazione nei prossimi giorni"
Coi creditori, Guzman ha detto che si registra una "crescente comprensione reciproca", anche se c'è ancora tanto lavoro da fare. "C'è ancora una distanza importante da coprire, ma tutte le parti sono al tavolo per cercare di trovare una soluzione".
Gabriel Torres, un vicepresidente di Moody's, ha detto a Reuters: "L'Argentina oggi non è riuscita a pagare 503 milioni di dollari di interessi, originariamente dovuti il 22 aprile", aggiungendo che è coerente con l'attuale visione del credito sovrano dell'agenzia sul paese. I pagamenti delle obbligazioni hanno avuto un periodo di grazia di 30 giorni. "Ci aspettiamo che la strada da percorrere per la ristrutturazione del debito dell'Argentina diventi più problematica".