L'Organizzazione mondiale della Sanità esce sotto inchiesta dalla sua stessa Assemblea generale che ha adottato una risoluzione in cui si chiede una "valutazione indipendente" della risposta dell'agenzia delle Nazioni unite alla pandemia del nuovo coronavirus.
Il testo approvato per consenso dai 194 membri, anche da Stati Uniti e Cina (grandi avversari allo stesso tavolo), prevede l'avvio "al piu' presto di un processo di valutazione imparziale, indipendente e completo" dell'azione internazionale intrapresa in risposta alla pandemia, al fine di "migliorare le capacita' globali di prevenzione, preparazione e risposta alle pandemie".
L'inchiesta, i cui contorni rimangono vaghi, dovra' esaminare "le misure adottate dall'Oms di fronte alla pandemia di Covid-19 e la loro cronologia". La risoluzione finale chiede anche, tra le altre cose, di "fornire finanziamenti sostenibili all'Organizzazione per garantire che questa possa rispondere pienamente alle necessita' di salute pubblica nella risposta globale al Covid-19, senza lasciare nessuno indietro"
L'Oms e il suo direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, sono sotto la costante pressione degli Stati Uniti, che li accusano di aver fallito nella gestione della pandemia, che ha ucciso oltre 318 mila persone nel mondo. Washington accusa l'Oms di essere un "burattino della Cina" e imputa all'organizzazione di aver trascurato un avvertimento precoce da Taiwan (su cui c'è un altro braccio di ferro perché mai convocata a Ginevra essendo considerata dall'Oms territorio cinese) sulla gravità del coronavirus e di aver ritardato la dichiarazione dello stato di pandemia.
Il presidente americano, Donald Trump, ha quindi concesso un mese di tempo da oggi per ottenere risultati significativi, pena l'abbandono dell'organizzazione di cui gli Usa sono tradizionalmente il donatore più generoso.
Sebbene la risoluzione adottata non da riferimento diretto alla Cina, gli Stati Uniti non si sono opposti. Tuttavia, sospettano che Pechino abbia insabbiato un incidente di laboratorio che, secondo Washington, sarebbe stato all'origine della pandemia e rivendicano trasparenza totale.
Per risposta, Pechino, che difende l'Oms, accusa l'amministrazione americana di tentare "sottrarsi ai suoi obblighi" nei confronti dell'Organizzazione e di "macchiare gli sforzi della Cina di fronte all'epidemia.