La proposta della Commissione europea sul Recovery Fund supererà i 1.000 miliardi di euro. Lo ha detto il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis al termine della riunione dell'Ecofin. "La nostra ambizione non è quella di aumentare la capacità di finanziamento nel range di centinaia di miliardi, ma piuttosto di una cifra che supera i mille miliardi di euro", ha detto. "In questo caso stiamo parlando sia di prestiti che di sovvenzioni, questo è il livello di ambizione di cui stiamo discutendo" per la proposta di uno strumento per la ripresa.
Gran parte dei finanziamenti del Recovery Fund "arriverà nel 2021", anche se la Commissione sta cercando una "possibilità" per anticipare alcune risorse già quest'anno, ha aggiunto il vicepresidente della Commissione. "Gran parte dei finanziamenti arriverà dal 2021" e la Commissione sta valutando "se c'è margine per anticipare una parte dei finanziamenti nel 2020. Tecnicamente e legalmente non è facile, ma cerchiamo di vedere cosa si può fare a questo riguardo"
"Sullo Strumento per la ripresa che la Commissione proporrà, un punto che enfatizzeremo è che non abbiamo bisogno solo di denaro addizionale e di investimenti addizionali, ma anche di riforme" ha detto ancora Dombrovskis, "Dobbiamo assicurare che il clima per le imprese sia favorevole agli investimenti e rafforzare la governance e la capacità tecnica. Come parte del nostro Strumento per la ripresa proporremo una facility per la ripresa e la resilienza che si concentrerà su investimenti e riforme strutturali"
La proposta della Commissione europea sul Recovey Fund e il Bilancio pluriennale della Ue non saro' "copiato" da quello franco-tedesco, ma conterrà un mix di sovvenzioni e prestiti.ha aggiunto. "La presidente von der Leyen ha sempre detto che la risposta che avanzeremo si fonda su un mix di prestiti e sovvenzioni agli Stati. Non posso parlare per conto dei Paesi membri, ma penso che l'iniziativa congiunta franco-tedesca sia un segnale positivo che ci aiuta a costruire un consenso: di fronte a una crisi del genere dobbiamo reagire in spirito di coordinamento e di solidarietaà europea. Sono ottimista sul fatto che si raggiungerà un compromesso accettabile". Un riferimento della posizione di alcuni paesi Ue, i cosiddetti 'frugali', contrari a concedere solo sovvenzioni ai Paesi europei.
Ieri il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, dopo aver discusso con i premier di Danimarca, Svezia e Olanda, aveva ribadito che "la nostra posizione rimane invariata: siamo pronti ad aiutare i paesi più colpiti con prestiti e ci aspettiamo che l'aggiornamento del Bilancio pluriennale rifletta le nuove priorita' piuttosto che aumentare il massimale".