Con 10.899 nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, per un totale di 232.243, la Russia è balzata al secondo posto nella classifica dei Paesi con maggior numero di contagi, seconda solo agli Stati Uniti. Nonostante oggi sia stato il decimo giorno consecutivo con un incremento d'infezioni superiore alla soglia di 10 mila, sono iniziati comunque - a livelli diversi nelle varie regioni, a seconda della situazione epidemiologica - la graduale ripartenza dell'economia e l'allentamento delle restrizioni, annunciati ieri alla nazione dal presidente Vladimir Putin.
E intanto, mentre i russi tornano a lavoro, il coronavirus lambisce sempre di più il centro del potere e arriva a toccare uno dei più stretti collaboratori del leader del Cremlino: Dmitri Peskov, il fedelissimo portavoce di Putin, ha annunciato di essere positivo al Covid-19 e di essere ricoverato in ospedale per curarsi. Con lui anche la moglie, la ex campionessa di pattinaggio sul ghiaccio Tatiana Navka. "Siamo sotto osservazione dei medici, tutto è in ordine, in due giorni il mio quadro si è già normalizzato e la febbre è sparita", ha riferito la donna dicendo che anche il marito "sta bene". Per poi ipotizzare che sia stato proprio lui a contagiarla, "portando il virus dal lavoro".
A questo punto è sul capo del Cremlino che si concentrano le domande. Il presidente è in auto-isolamento nella sua residenza a Novo-Ogaryovo, fuori Mosca, dal 1 aprile dopo che è stato confermato il contagio di un medico che aveva incontrato alla fine di marzo, visitando l'ospedale Kommunarka, specializzato in malattie infettive e in prima linea nella lotta al coronavirus. Il 52enne portavoce ha riferito alla Tass di aver avuto l'ultimo faccia a faccia con il presidente "oltre un mese fa".
I giornalisti che seguono il Cremlino hanno fatto sapere che l'ultima volta che i due sono apparsi in pubblico era il 30 aprile scorso. E proprio oggi Putin ha messo da parte il telelavoro per incontrare Igor Sechin, presidente della principale compagnia petrolifera del Paese, la Rosneft. La tv ha trasmesso immagini che mostrano i due seduti ai due lati opposti del tavolo, e il presidente non indossa mascherina nè guanti.
Il portavoce del Cremlino non è il primo rappresentante dei vertici della Federazione a risultare positivo al Covid-19: il premier Mikhail Mishustin ha annunciato il 30 aprile di essere stato contagiato; il primo maggio era stato il ministro delle Costruzioni, Vladimir Yakushev, a rivelare di essere stato ricoverato per coronavirus mentre il 6 maggio è stata la volta della ministra della Cultura, Olga Lyubimova.
A metà aprile si era parlato anche del contagio del vice capo dell'amministrazione del presidente, Serghei Kiriyenko. La Duma (Camera dei deputati) ha riferito oggi che altri due deputati si sono ammalati, mentre un terzo è già stato dimesso.