Il premier britannico, Boris Johnson, resta cauto sulla fine del confinamento imposto per la pandemia di Covid-19. Il lockdown resterà in vigore almeno fino al primo giugno, ha annunciato il titolare di Downing Street, secondo cui a partire da quella data potranno riaprire progressivamente i negozi e le scuole elementari.
Tuttavia, chi arriva nel Paese con l'aereo è tenuto alla quarantena di 14 giorni e già dalla prossima settimana chi non può fare smart working potrà tornare a lavorare, rispettando le distanze sociali e limitando l'uso dei mezzi pubblici.
Da mercoledì saranno allentate le restrizioni per l'attività sportiva all'aperto. Per il de-confinamento, Johnson ha annunciato un piano di allerte, da uno a cinque, che si baserà sul fattore R dei contagi.
"Non è il momento di porre fine al lockdown questa settimana", ha spiegato Johnson un discorso televisivo. Sarebbe un "follia" sprecare i sacrifici che la popolazione ha fatto dopo il blocco, ha continuato Johnson convinto che "le misure di contenimento abbiano evitato una catastrofe al Paese". "Per tracciare i nostri progressi ed evitare di tornare al punto di partenza, stiamo creando un nuovo sistema di allerta Covid gestito da un nuovo Centro congiunto di biosicurezza", ha spiegato Johnson.
"E quel livello di allarme Covid sarà determinato principalmente da R e dal numero di casi di coronavirus", ha spiegato. "E a sua volta quel livello di allerta Covid ci dirà quanto dobbiamo essere duri nelle nostre misure di distanziamento sociale: più basso è il livello, minore sarà il numero di misure. Piu' alto sarà il livello, più duri e rigorosi dovremo essere", ha aggiunto.
I livelli saranno da 1, il più basso, a 5, il massimo. Oggi la Gran Bretagna è al livello quattro. "La prima fase di uscita dal lockdown è quella dal primo giugno in cui potranno riaprire alcuni negozi e le scuole elementari, seguirà da luglio la seconda fase in cui riapriranno bar e ristoranti", ha spiegato il premier.