Anche se "può sembrare strano" ai cittadini britannici non poter celebrare lo "speciale" anniversario dei 75 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, "le nostre strade non sono vuote, sono piene con l'amore e la cura che abbiamo gli uni degli altri". Lo ha detto la Regina Elisabetta II nel suo discorso alla nazione per il Victory day.
La monarca novantaquattrenne ha parlato da Windsor esattamente 75 anni dopo che suo padre, il re Giorgio VI, aveva annunciato ai cittadini del Regno Unito la fine della Guerra in Europa e la vittoria sui nazisti. Il lockdown per lottare contro il coronavirus, che colpisce la Gran Bretagna in modo particolarmente pesante, ha impedito le celebrazioni.
"Vi parlo oggi alla stessa ora in cui mio padre lo fece esattamente 75 anni fa": la Regina Elisabetta II si è così rivolta alla nazione nell'anniversario più difficile, un "Victory day" che non il Regno Unito non ha potuto celebrare perché colpito duramente dal coronavirus.
Il discorso è stato registrato nei giorni scorsi nel palazzo di Windsor dove è "isolata" assieme al principe consorte, il 98enne Filippo. Si tratta del secondo discorso alla nazione, dopo quello del mese scorso, da quando è iniziata l'epidemia, che nel Regno Unito ha già provocato oltre 31 mila morti (36 mila secondo altri calcoli).
Nel 1945 Elisabetta aveva 19 anni e ha detto di ricordare "nitidamente" quei giorni e le "scene esultanti alle quali io e mia sorella (Margaret, allora 14enne, ndr) abbiamo assistito con i nostri genitori e Winston Churchill dal balcone di Buckingham Palace. Il senso di gioia nelle folle che si radunavano fuori e in tutto il paese era profondo, anche se mentre celebravamo la vittoria in Europa, sapevamo che ci sarebbero stati ulteriori sacrifici" ha aggiunto la regina, di fianco alla quale era in vista una foto di suo padre.
Dopo il discorso, i cittadini del Regno Unito sono stati invitati ad aprire porte e finestre delle case in cui sono chiusi per frenare la diffusione del virus, e cantare l'inno "We will meet again", ci incontreremo ancora, dedicato all'epoca ai soldati in partenza per il fronte.
Il messaggio della Regina
"La Guerra fu totale, e il suo impatto non ha risparmiato nessuno - ha detto ancora l'anziana monarca, ricordando le parole dell'epoca - Non mollare mai, non disperare mai, era il messaggio del giorno della Vittoria. All'inizio, la prospettiva era sembrata desolante, la fine lontana, il risultato incerto. Ma abbiamo continuato a credere che la causa fosse quella giusta e questa convinzione, come ha sottolineato mio padre in quel giorno, ci ha fatto andare avanti".
Molti, ha aggiunto, "hanno perso la vita in quel terribile conflitto. Molti hanno combattuto e rischiato tutto per permettere alle nostre case e alle nostre famiglie di essere al sicuro, e perché tornasse la pace in patria e negli altri paesi: dovremmo sempre ricordarli".
"Quando guardo al nostro paese oggi, e vedo quello che stiamo facendo per proteggerci e sostenerci l'un l'altro, dico con orgoglio che siamo ancora una nazione che quei soldati, marinai e avieri coraggiosi riconoscerebbero e ammirerebbero", ha detto, riferendosi ai combattenti della seconda guerra mondiale. Il breve discorso, circa 5 minuti, è stato definito dalla stampa britannica "toccante" o anche "elettrizzante".
"Never give up, never despair - that was the message of VE Day"
— The Royal Family (@RoyalFamily) May 8, 2020
An address by Her Majesty The Queen on the 75th anniversary of VE Day #VEDay75 pic.twitter.com/prgBXCdRHF
Il regno longevo di Elisabetta II
Al momento la sovrana britannica detiene il primato di regnante vivente più anziana al mondo con i suoi 94 anni, festeggiati in lockdown lo scorso 21 aprile. È proprio Elisabetta II a guidare la classifica, staccando di ben 3 anni l'Emiro del Kuwait Al Sabah, 91 anni. Il terzo posto dell'illustre elenco è assegnato al Re Salman dell'Arabia Saudita, quasi un giovanotto con i suoi 85 anni.
In Europa, dietro la regina d'Inghilterra, il più anziano - ma di 11 anni piu' giovane - è Harald V, re di Norvegia, con i suoi 83 anni, seguito dall'80enne regina di Danimarca, Margrethe, del 75enne principe Adam III del Liechtenstein e del re Carl XVI Gustav di Svezia, 74 anni.
Al nono posto della classifica c'è il re Hamad del Bahrain, che ha 70 anni, poi il re della Thailandia, Vajiralongkorn, 68enne, e quello della Cambogia, Sihamoni, 67 enne.
Ma se Elisabetta II può vantarsi del primato di monarca più anziana del mondo, il suo regno non è ancora il più longevo della storia. Salita sul trono ad appena 25 anni, il 6 febbraio 1952 - incoronata il 2 giugno 1953 - in seguito all'improvvisa scomparsa del padre, e' regnante da 68 anni e 3 mesi. Così nella prestigiosa classifica dei regni più longevi Elisabetta II si aggiudica il quarto posto.
Il primato è ancora saldamente tenuto dal celebre re di Francia, Luigi XIV, il Re Sole, salito sul trono a meno di 5 anni, nel 1643, e rimasto in carica per ben 72 anni e 3 mesi, fino alla morte, il 1 settembre 1715. Il secondo posto va a Bhumibol Adulyadej, meglio noto come Rama IX, re della Thailandia, in carica dal 1946 fino alla sua morte, il 13 ottobre 2016, per un regno durato 70 anni e 4 mesi. Sul terzo gradino del podio si trova Giovanni II del Liechtenstein, detto il Buono, che regno' dal 1858 al 1929, per 70 anni e 3 mesi.