Donald Trump come un presidente "di guerra". È l'effetto del coronavirus sulla campagna del tycoon, rilanciata in stile 'Star Wars' contro un nemico invisibile scatenato dai cinesi. "Cominceremo a sparare nei prossimi giorni", avverte il regista della sua corsa per la rielezione, Brad Parscale, in un messaggio via Twitter, paragonando la campagna di Trump a Death Star, la stazione spaziale grande quanto la Luna con la capacita' di distruggere l'intero pianeta.
For nearly three years we have been building a juggernaut campaign (Death Star). It is firing on all cylinders. Data, Digital, TV, Political, Surrogates, Coalitions, etc.
— Brad Parscale - Download our Trump 2020 App today! (@parscale) May 7, 2020
In a few days we start pressing FIRE for the first time. pic.twitter.com/aJgCNfx1m0
E quando gli è stato fatto notare che nella saga di George Lukas, Death Star non è sinonimo di impresa vincente perché finisce per essere distrutta, Parscale ha addebitato il paragone ai media pur essendo stato lui a rivendicare esplicitamente "la costruzione di una campagna travolgente (Death Star)".
Pur di far ripartire l'economia nel pieno di un crisi sanitaria senza precedenti, con il virus che negli Usa ha già ucciso 74 mila persone, Trump ha trasformato gli americani in "guerrieri" pronti a sacrificarsi per la nazione, come dopo Pearl Harbor. Con la sua rinomata maestria nel dettare l'agenda del dibattito elettorale, ha spostato la sfida ai democratici dalla tolleranza zero contro i clandestini alla guerra contro la Cina, cavalcando il crescente sentimento anti cinese in America.
Tough steps to defeat a tough virus.
— Team Trump (Text TRUMP to 88022) (@TeamTrump) May 7, 2020
President @realDonaldTrump GETS IT DONE! pic.twitter.com/1fafGMX0S1
In questa narrazione si inserisce il nuovo spot di Trump contro lo sfidante dem per la Casa Bianca Joe Biden, accusato di essere troppo morbido con Pechino. Nella clip, Biden dice che "i cinesi non sono gente cattiva" e che la crescita della Cina è anche nell'interesse degli Stati Uniti.
Per rincarare la dose, nello stesso spot si sostiene che il figlio di Biden avrebbe fatto un affare con la Cina approfittando del ruolo di vice presidente del genitore. La replica dell'ex numero due di Barack Obama è stata immediata, con un video del presidente che sminuisce la portata del coronavirus all'inizio del 2020 e plaude alla capacità della Cina di contenerlo. Ma Biden in questa fase di clausura non può competere con il circo mediatico di Trump che parla ogni giorno in televisione.
Real presidents lead. Reality TV presidents don’t. pic.twitter.com/2lMwnRXLcG
— Joe Biden (@JoeBiden) May 7, 2020