"Stiamo percorrendo una strada coraggiosa, basta che poi la cosa non ci sfugga di mano". Angela Merkel non cambia strategia nell'annunciare le nuove misure di allentamento del lockdown in Germania: aperture progressive nel segno della prudenza.
Ovvero: per ogni apertura - varata di volta in volta dai singoli Laender - una norma che permetta un immediato ritorno alle "regole rigide", nella fattispecie un "tetto" di 50 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti per provincia. Superato il quale si torna localmente a forme di lockdown per scongiurare un nuovo deflagrare del coronavirus.
E comunque, vale la proroga delle limitazioni dei contatti personali, valide ora fino al 5 giugno, anche se con una concessione: sono di nuovo possibili incontri di due famiglie o nuclei abitativi che dir si voglia, mentre permane la distanza minima di un metro e mezzo per tutti gli altri.
Insomma oggi è il giorno del secondo - e ad oggi più importante - step della 'nuova normalità', deciso all'atteso vertice in videoconferenza con i governatori dei Laender, ai quali viene data piena delega (nonché responsabilità) della gestione delle misure, così come delle eventuali contromisure.
Dunque sì all'apertura di tutti i negozi (anche sopra gli 800 metri quadri, limite valido fino ad oggi), pur nel rispetto delle regole della distanza minima di un metro e mezzo. Sì alla ripresa delle attività sportive all'aperto, sempre nel rispetto di determinate regole, mentre a metà maggio riprenderà pure la Bundesliga, ovviamente con le partite allo stadio giocate senza pubblico.
Sì alla riapertura progressiva di scuole e asili, sì alle visite nelle cliniche, negli ospizi per anziani e nelle strutture per disabili, anche se limitate ad una sola persona indicata precedentemente. Saranno i singoli Laender a decidere in merito al calendario di riapertura di ristoranti, discoteche, fiere, teatri, opere, palestre e piscine.
Lo stesso vale per gli alberghi, le pensioni, le case vacanza: per esempio la Baviera, lo Schleswig Holstein, il Meclemburgo e la Bassa Sassonia hanno già presentato propri piani in merito.
Alcuni ristoranti potranno riaprire già a partire dal 9 maggio: ovviamente nel più rigido rispetto delle norme d'igiene e di distanza. Continuano a valere i provvedimenti già decisi, ossia l'obbligo di mascherina sul trasporto pubblico, la riapertura di musei, mostre, memoriali e zoo, il sì alle cerimonie religiosi nei luoghi di culto delle diverse confessioni, i battesimi, i funerali e i matrimoni in cerchia ristretta.
Rimane l'assoluto divieto - attualmente in vigore fino al 31 agosto - di tenere grandi eventi, tipo festival, concerti, feste di paese, fiere. Da notare che per esempio l'Assia ha già deciso di dare il via libera ad eventi fino a 100 partecipanti, come annunciato dal governatore Volker Bouffier.
"La Germania ha messo dietro di sè la primissima fase della pandemia, ma abbiamo di fronte a noi ancora un lungo confronto con questo virus", scandisce la cancelliera.
"L'obiettivo di rallentare la diffusione del virus l'abbiamo raggiunto, per questo abbiamo potuto decidere ulteriori passi", insiste, spiegando che lo sviluppo della pandemia anche dopo i primi allentamento "è positivo", con i contagi in calo e nessun nuovo focolaio registrato.
"Non abbiamo posto alcun divieto in ampie parti dell'economia", ha tenuto a sottolineare Merkel, intendendo anche in questo si tratta di una "via molto aperta e coraggiosa": si tratta di una risposta, sia pur indiretta, alle critiche di alcuni settori dell'economia, che hanno accusato il governo di essere troppo lento nel decidere la ripresa.
"Tutta la Germania è costruita sul concetto della fiducia", spiega Merkel, rispondendo ad una domanda su chi debba controllare il rispetto delle misure. "Mi fido delle cittadine e dei cittadini, è questo il principio di fondo", incalza la cancelliera. "Certo, ogni tanto bisogna controllare, ma se non ci fidiamo delle nostre strutture sanitarie, delle nostre realtà locali, dei nostri sindaci possiamo anche far festa. Perché allora questa non è la nostra Germania".