Le forze del Governo di accordo nazionale libico di Tripoli hanno avviato una importante offensiva militare contro la base di Al Watya, a 140 km a sud-ovest della capitale, occupata dai combattenti dell'Esercito nazionale libico di Khalifa Haftar. Lo riportano i media libici. Nell'offensiva sono stati impiegati cinquecento mezzi militari oltre a droni turchi e alcuni caccia.
Sui social l'Esercito nazionale libico di Haftar afferma di aver respinto l'attacco e di essere riuscito a catturare il braccio destro di Amu, il traffico di essere umani di Sabrata. Le milizie di Tripoli invece parlano dell'uccisione, tra l'altri, anche di uno dei principali comandanti della base di Al Watya.
Centinaia di combattenti siriani sono arrivati negli ultimi giorni a Tripoli, inviati dalla Turchia in sostegno alle milizie del Governo di accordo nazionale contro i combattenti di Haftar. Lo rende noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani secondo cui il totale dei combattenti sul campo in Libia, arrivati dalla Siria, ha superato i 7.850 mentre altri 3 mila si starebbero addestrati nei campi gestiti dalla Turchia in attesa di nuove spedizioni.