Il maresciallo della Cirenaica, Khalifa Haftar, ha annunciato la sospensione di tutti i combattimenti nell'offensiva a Tripoli "per rispettare la tregua chiesta dalla comunita' internazionale" per il Ramadan, cominciato in Libia il 24 aprile. Lo ha reso noto il suo portavoce, Ahmed al Mismari.
Da Tripoli, il Governo di accordo nazionale (Gna) nato sotto l'egida delle Nazioni Unite, non ha ancora reagito all'annuncio. Ma nella capitale, dopo l'annuncio da Bengasi, secondo l'agenzia France Press si sono sentite esplosioni dal centro della capitale. "La tregua è stata accettata in risposta agli appelli dei Paesi amici", ha continuato Mismari, precisando tuttavia che "la reazione sarà molto dura" in caso di violazione dall'altra parte.
Una settimana fa, le Nazioni Unite e l'Unione Europea avevano chiesto una tregua in concomitanza con il mese sacro ai musulmani, il Ramadan.
"Nei prossimi giorni Haftar presenterà la sua roadmap per il futuro del Paese", ha aggiunto Mismari. Haftar, che un anno fa ha sferrato un'offensiva per impadronirsi della capitale, Tripoli, sede del governo riconosciuto dall'Onu, ha subito nelle ultime settimane una serie di battute d'arresto.
In particolare, due settimane fa, le forze del Gna, sostenute dalla Turchia, hanno riconquistato due città strategiche e circondato Tarhuna, la base avanzata piu' importante del maresciallo, circa 50 km a sud-est di Tripoli. Evidentemente sentendosi alle strette, lunedì Haftar ha dichiarato di avere il mandato popolare per governare la Libia; un annuncio liquidato come una "farsa" e "un colpo di Stato" dal governo rivale.