"A causa dell'egoismo siamo venuti meno alla nostra responsabilità di custodi e amministratori della Terra": è il monito lanciato da Papa Francesco in occasione del 50mo Anniversario della Giornata Mondiale della Terra, l'Earth Day dedicato alla salvaguardia del Pianeta che coinvolge 75 mila partner sparsi in 193 Paesi. Quest'anno arriva in piena emergenza coronavirus e la segretaria generale della task force dell'Onu sui cambiamenti climatici (Unfccc), Patricia Espinosa, ha osservato che rappresenta "un'opportunità per le nazioni per riconvertirsi al green e rendere l'economia del 21mo secolo pulita, verde, salutare, sicura e più resiliente". "E' una chance per tutto il mondo per ripartire in un modo migliore", ha aggiunto.
I cambiamenti climatici restano la prima sfida nella salvaguardia ambientale: lo scorso anno è stato il più caldo di sempre in Europa, ha rivelato un nuovo studio di Earth Day, più del 2014, 2015 e 2018 che detenevano il primato. Lo studio parla di "trend inequivocabile" alla luce del fatto che dei dei 12 anni più caldi ben 11 sono stati registrati dopo il 2000. Un altro studio, dell'Università di Amburgo, sostiene che l'oceano Artico potrebbe ritrovarsi del tutto libero dai ghiacci in estate anche prima del 2050 sulla base dei risultati di 40 diversi modelli climatici. Se le emissioni saranno ridotte in tempi brevi, avvertono gli studiosi tedeschi, anni liberi dai ghiacci si verificheranno solo occasionalmente mentre in caso di elevati livelli di emissioni, il Mar Glaciale Artico si ritroverà libero dai ghiacci nella maggior parte degli anni.
Greta Thunberg ha esortato ad affrontare l'emergenza clima con lo stesso approccio scientifico con cui si sta fronteggiando il coronavirus: "Dobbiamo affrontare due crisi in una volta, quella del coronavirus e quella climatica e, come nell'attuale pandemia ascoltiamo la scienza e gli esperti, così dobbiamo fare per l'altra crisi", ha spigato la giovane attivista svedese parlando dal museo dei Nobel a Stoccolma.
Il Papa all'Udienza Generale ha osservato che "basta guardare la realtà con sincerità per vedere che c'è un grande deterioramento della nostra casa comune". "L'abbiamo inquinata e depredata, mettendo in pericolo la nostra stessa vita. Per questo, si sono formati vari movimenti internazionali e locali per risvegliare le coscienze", ha sottolineato il Pontefice esortando "quanti hanno autorità a guidare il processo" verso le Conferenze sulla Biodiversità a Kunming, in Cina, e quella sui Cambiamenti Climatici in programma a Glasgow. "Come famiglia unica e interdipendente, necessitiamo di un piano condiviso per scongiurare le minacce contro la nostra casa comune", ha insistito.
L'udienza di Papa Francesco, che cinque anni fa scrisse la Sua lettera Enciclica Laudato sì che fu un importante stimolo per arrivare all'Accordo sul Clima di Parigi del 2015, è stata trasmessa da Rai Play nel corso di una maratona di 12 ore dedicata all'Earth Day. Alla staffetta mediatica hanno aderito altre emittenti e numerosi media. Tra le esibizioni mandate in onda c'è quella di Zucchero 'Sugar' Fornaciari che a Roma, in una Piazza Colosseo nottuna e deserta, ha eseguito per la prima volta in assoluto l'inedito ed emozionante brano Canta la vita, tratto da "Let Your Love Be Know" di Bono Vox. Nell'inciso finale, le voci di entrambi gli artisti si fondono e uniscono, per lanciare un messaggio mondiale di grande unione.
La Coldiretti ha denunciato che la pandemia ha fatto scoppiare la guerra del riso perché i grandi produttori stanno accumulando scorte strategiche per fronteggiare l'epidemia con impatti sul commercio globale e sull'andamento dei prezzi. Con il lockdown, infatti, consumi e scorte sono aumentati in tutto il mondo ma il Vietnam ha contingentato le esportazioni, il Bangladesh le ha bloccate come anche l'India, mentre in Thailandia i prezzi del riso sono saliti al valore massimo dal 2013.
"L'agricoltura può fare molto per la Terra", ha sottolineato Cia-Agricoltori Italiani, "interagendo in prima persona con la natura e il territorio, con i sistemi alimentari, gioca un ruolo da protagonista nella lotta ai cambiamenti climatici e alle emergenze come il Coronavirus". "La siccità è la prima causa di carestie nel mondo che, per effetto dei cambiamenti climatici e senza adeguate infrastrutture, rischia di diventare un fenomeno endemico anche nel Sud Europa", ha avvertito il direttore generale dell'Associazione nazionale dei Consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue (Anbi), Massimo Gargano.