Un gruppo di giovani donne afghane che progettano robot è al lavoro per costruire un respiratore polmonare a basso costo ottenuto da ricambi auto per poter curare i pazienti gravi affetti da nuovo coronavirus. Se riuscissero nell'impresa, verrebbe a costare solo 300 dollari, cento volte meno del valore attuale in Afghanistan. "Il team sta lavorando con specialisti della salute locale, nonché esperti dell'Università di Harvard, per produrre il prototipo basato su un progetto del Massachusetts Institute of Technology", spiega Roya Mahboob, che gestisce un'azienda afgana e sponsorizza il team di cinque giovani di età compresa tra 14 e 17 anni.
Thank you to the all-female robotics team, the Afghan Dreamers, for joining the fight against #COVID19.
— Ivanka Trump (@IvankaTrump) April 13, 2020
Honored to have met these brilliant young women several times and I’m thrilled to see these incredible efforts. #TogetherAparthttps://t.co/pUsw8qXdb9
Le ragazze fanno parte di un gruppo più ampio di studentesse delle scuole superiori con grandi abilità, note come le "sognatrici afghane" della città di Herat, dove il coronavirus è in aumento dopo che migliaia di persone sono tornate dall'Iran.
Thanks to the #HometownHeroes from the Afghan Girls' Robotic Team, who are investigating ways to help #HealthcareHeroes in #Afghanistan battle the #coronavirus. #COVID #AfghanWomen #Woman #girl #STEM https://t.co/VrIPLHweU6
— U.S. Embassy Kabul (@USEmbassyKabul) April 13, 2020
Le "sognatrici" erano finite sulle cronache nel 2017 quando era stato loro negato il visto per partecipare a una competizione di robotica a Washington, prima che il presidente Donald Trump intervenisse e permettesse loro di viaggiare. Ora lavorano con parti di motore e batterie di una Toyota Corolla - un'auto molto comune in Afghanistan - per produrre il loro prototipo.