Nel Pacifico l'americana Uss Theodore Roosevelt e nell'Atlantico la francese Charles de Gaulle: sono le portaerei il nuovo 'osservato speciale' nella pandemia di Covid-19. A bordo della prima, attraccata nel porto di Guam, sono stati confermati 416 contagiati, di cui alcuni gravi. Sulla seconda, al largo del Portogallo, su 66 tamponi fatti cinquanta sono risultati positivi. E resta il mistero su come sia avvenuta la diffusione: l'ultimo contatto diretto con la terraferma è avvenuto il 15 marzo scorso.
"Dei 66 casi esaminati a bordo della Charles de Gaulle, 50 sono risultati positivi", ha dichiarato il ministero della Difesa francese in una nota, due giorni dopo aver dato notizia della presenza di una quarantina di casi sospetti. "Attualmente non vi è alcun deterioramento dello stato di salute dei marinai a bordo", ha comunque assicurato il ministero.
La portaerei nucleare, fiore all'occhiello della Difesa francese, si trova nell'Atlantico al largo del Portogallo ed era partita il 21 gennaio. Adesso accelererà il rientro: sarà a Tolone, sua base nel sud-est della Francia, tra meno di una settimana, qualche giorno prima rispetto al 23 aprile inizialmente previsto. "L'obiettivo è identificare la via di contaminazione e attuare il protocollo per limitare la diffusione del virus", spiegano sempre dal ministero.
I marinai francesi positivi sono stati evacuati e trasferiti all'Ospedale militare di Sainte-Anne, a Tolone per "preservare le capacità mediche" della nave. L'uso delle mascherine, inizialmente previsto per coloro che mostravano sintomi della malattia, è stato esteso a tutto l'equipaggio.
Il team epidemiologico del Servizio sanitario dell'esercito (Ssa) inviato a bordo dovrà in particolare determinare in che modo il personale si sia potuto contagiare visto che non vede la terraferma dall'ultima sosta a Brest, in Bretagna, il 15 marzo e da allora non sono stati ricevuti visitatori esterni. "Non abbiamo spiegazioni", ha ammesso una fonte militare. Nel frattempo sono state prese importanti misure sanitarie. Oltre a disinfettare corrimano e maniglie, il numero di riunioni e partecipanti è stato ridotto all'osso. Una sezione della parte anteriore della nave, con una capacità di 127 persone, è stata isolata per accogliere i marinai confinati.
Dal Pacifico, invece, quello della Roosevelt si è trasformato in un terremoto politico a Washington che ha portato alle dimissioni del segretario della Marina ad interim, Thomas Modly: si è dovuto dimettere dopo la revoca dell'incarico al capitano Brett Crozier, comandante della nave, che aveva scritto una dura lettera in cui chiedeva ai vertici di muoversi per mettere in salvo l'equipaggio che rischiava il contagio totale.
Modly è volato sulla nave, nel porto dell'isola di Guam, e ha pronunciato un discorso all'equipaggio in cui attaccava il capitano Crozier, dicendo che "o era troppo ingenuo o troppo stupido" per essere responsabile di una portaerei. Sono passate appena poche ore e le sue parole sono rimbalzate a Washington: non sono bastate le sue scuse pubbliche a placare la rabbia tra i deputati Democratici. Ed è stato costretto alle dimissioni.
Nel frattempo il numero dei contagiati è lievitato; e uno dei marinai ammalatosi, ritrovato privo di sensi, è stato ricoverato in terapia intensiva.