Il premier spagnolo, Pedro Sanchez, ha assicurato nel suo discorso al Congresso che continuerà a chiedere all'Unione europea una "solidarietà senza interruzioni" di fronte alla crisi del coronavirus.
"Non abbiamo tempo da perdere, ora o mai piu'", ha affermato. Inoltre, ha chiesto ai partiti spagnoli di "esercitare la loro influenza" davanti ai loro colleghi europei per dimostrare che questa crisi appartiene a tutti e che non distingue tra Nord e Sud o tra sinistra e destra. Nel suo discorso ai parlamentari per chiedere l'estensione dello stato di emergenza, Sanchez ha sottolineato sarà "esigente" davanti all'Ue e ha difeso ancora una volta gli Eurobond chiedendo misure a sostegno dell'indebitamento pubblico degli Stati membri perché "questa crisi non ha colpe in quanto e' un'emergenza globale ed europea".
Inoltre, ha ritenuto che i meccanismi finanziari disponibili per l'Ue "non dovrebbero essere governati dalla disuguaglianza e dalla punizione di fronte alle presunte economie minori" perché tutti, i ventisette, combattono contro una pandemia senza precedenti. Ha anche avvertito che "l'austerità non e' la strada" per affrontare questa crisi. Sanchez ha inoltre invitato i partiti di opposizione che hanno una rappresentanza al Parlamento europeo a "farsi sentire" e "difendere la Spagna" prima dell'Europa.