Nuovo record di decessi per il coronavirus negli Stati Uniti. Quasi 2 mila i morti in 24 ore, secondo l'ultimo aggiornamento di Johns Hopkins University.
Con 1.939 nuove vittime, il totale dei morti negli Usa sale a 12,722, il terzo Paese più colpito fino a questo momento dopo l'Italia (17.127 morti) e la Spagna (13.798 morti).
Trump ha parlato di "spiragli di speranza" sebbene questa settima e forse anche la prossima "saranno molto dolorose". Ha poi attaccato l'Organizzazione mondiale della sanità accusandola di risposta tardiva e minacciando di tagliare i finanziamenti Usa. In particolare Trump contesta il fatto che non sia subito stato raccomandato il blocco dei viaggi per impedire al virus di lasciare la Cina. "L'Oms è sino-centrica", ha rimarcato il tycoon.
Durante la conferenza con la task force sul Covid-19, il capo della Casa Bianca ha sottolineato la difficile situazione di New York e del New Jersey in particolare, dove tuttavia i casi potrebbero presto iniziare a scendere. "Batteremo il virus", ha assicurato il tycoon, "la nostra strategia sta funzionando". "Altri Paesi - ha continuato - hanno di fatto più casi di coronavirus di quelli dichiarati, solo che riportano numeri ingannevoli o sbagliati". Intanto si apprende che il consigliere americano al Commercio, Peter Navarro, aveva lanciato l'allarme sul coronavirus già alla fine di gennaio, in documenti indirizzati al Presidente Usa, ma era rimasto inascoltato.
Nei file, rilanciati dai principali media Usa, Navarro aveva chiesto che venissero introdotti un bando sui viaggi dalla Cina e altre misure di contenimento "aggressive". Meno di un mese dopo, sempre per iscritto, aveva avvertito che c'era "una crescente probabilità di una pandemia vera e propria di Covid-19 che avrebbe potuto infettare fino a 100 milioni di americani con 1,2 milioni di morti". Trump ha spiegato di non aver visto quei documenti ma di aver comunque agito "d'istinto".
I contagi negli States sono arrivati a 400.000.