Gli Stati Uniti, per la prima volta, hanno classificato un gruppo di suprematisti bianchi come organizzazione terroristica straniera, mettendo così in campo gli strumenti di solito usati contro l'estremismo islamico. Il gruppo in questione è il Movimento imperiale russo.
La designazione decisa dall'amministrazione Trump permetterà all'Ufficio per il controllo degli asset stranieri presso il dipartimento del Tesoro Usa di sequestrare i beni appartenenti all'organizzazione negli Stati Uniti e proibire ad americani di avere rapporti economici col gruppo in questione.
Per il Dipartimento di Stato il Movimento imperiale russo conduce dei campi di addestramento paramilitare a San Pietroburgo e ha attirato neo-nazisti da tutto il mondo occidentale. "Si tratta della prima volta che gli Stati Uniti danno tale etichetta a suprematisti bianchi e questo dimostra quanto seriamente questa amministrazione ne consideri la minaccia", ha dichiarato Nathan Sales, coordinatore del contro-terrorismo al dipartimento di Stato.
Il Movimento imperiale russo
Secondo il dipartimento di Stato, il Rid (Russkoe imperskoe dvizhenie) ha un campo di addestramento paramilitare a San Pietroburgo e arruola neo-nazisti da tutto il mondo occidentale. Nel 2017, la magistratura svedese ha stabilito che tre uomini accusati di aver pianificato attentati contro migranti richiedenti asilo erano stati addestrati da membri del Rid proprio nella ex capitale degli zar.
Sul suo sito web, il gruppo si definisce "organizzazione monarchica e nazional-patriottica ortodossa". Tra gli obiettivi principali vi somo:
- la difesa dei valori tradizionali russi;
- il sostegno all'espansione spirituale, culturale e politica russa;
- la lotta alla russofobia, all'immigrazione clandestina e alle eresie nella Chiesa, nonché la propaganda attiva del nazionalismo cristiano russo.
Il Rid non compare nell'elenco unico federale delle organizzazioni che la legge russa riconosce come terroriste, mentre il sito web e alcune pubblicazioni del gruppo sono stati giudicati "materiali estremisti" dal ministero russo della Giustizia.