Il premier britannico Boris Johnson che ha passato la notte in terapia intensiva sta ricevendo ossigeno al Saints Thomas's Hospital a Londra per aiutare la respirazione, ma "non è sottoposto a ventilazione forzata". Lo ha detto il ministro Michael Gove, intervistato alla radio LBC. "Il primo ministro ha ricevuto un po' di sostegno con l'ossigeno ed è tenuto sotto stretta sorveglianza medica"
Il Regno Unito è con il fiato sospeso per BoJo: le condizioni del premier, contagiato con il Covid-19, si sono aggravate nel tardo pomeriggio al punto che è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva del St. Thomas Hospital, dove è ricoverato da domenica. Per questo, ha fatto sapere Downing Street, il ministro degli Esteri, Dominic Raab, è stato delegato a fare le sue veci "per quanto necessario".
La notizia ha sconvolto il Paese e ha suscitato un'ondata di solidarietà bipartisan nei confronti del leader conservatore. Da ieri circolavano indiscrezioni sul fatto che BoJo, 55 anni, fosse già in ventilazione artificiale, ma erano state tutte smentite.
Oggi, nel consueto briefing del governo sull'emergenza coronavirus, Raab aveva detto che il capo del governo era "di buon umore". Solo poche ore dopo, invece, un portavoce di Downing Street ha dato la notizia, spiegando che il trasferimento si è reso necessario in seguito al "peggioramento delle condizioni del primo ministro".
"Su consiglio del suo team di medici è stato portato al reparto di terapia intensiva", ha continuato il portavoce, aggiungendo che Johnson "ha chiesto al ministro degli Esteri, Dominic Raab, che è primo segretario di Stato, di sostituirlo per quanto necessario". Concretamente, spiegano i media britannici, Raab non diventa premier ad interim: il 46enne ultrà della Brexit e cintura nera di karatè si prende in carico la risposta del governo all'emergenza coronavrius. Le attività del governo "vanno avanti", ha detto il ministro degli Esteri, assicurando che Johnson è "in buone mani".
BoJo - la cui compagna Carrie Symonds è incinta e con sintomi anche se non è stata sottoposta a tampone - è stato portato in terapia intensiva intorno alle 19 (ora di Londra) come misura precauzionale, in caso avesse bisogno del ventilatore. Secondo quanto riporta Sky News, è cosciente.
Criticato per il suo approccio inizialmente molto rilassato all'emergenza, Johnson è risultato positivo al tampone 11 giorni fa; si era subito messo in auto-isolamento a Downing Street, pur rimanendo al comando del governo e della lotta al virus. Il periodo di quarantena non ha portato a miglioramenti. Venerdì, era apparso esausto in un video su Twitter in cui riferiva di avere febbre alta e altri sintomi.
Messaggi di sconcerto e solidarietà sono arrivati da tutto lo spettro politico britannico. Il nuovo leader del partito laburista, Keir Starmer, ha parlato di "notizia terribilmente triste". "I pensieri di tutto il Paese sono col primo ministro e la sua famiglia", ha twittato Starmer, mentre un altro laburista, il sindaco di Londra Saidq Khan, ha detto di "pregare per la pronta guarigione del primo ministro".
Il presidente francese Emmanuel Macron, ha espresso "pieno sostegno": "Spero che superi presto questa disavventura".