Un suicidio con il marchio del coronavirus: la Germania è sotto choc dopo il ritrovamento del corpo senza vita del 54enne ministro delle Finanze dell'Assia, Thomas Schaefer, probabilmente per il timore di non riuscire a soddisfare "le enormi aspettative della popolazione per gli aiuti finanziari".
È stato Volker Bouffier - governatore del Land e stretto alleato della cancelliera Angela Merkel - a mettere in relazione la morte dell'esponente cristiano-democratico con l'impatto economico della pandemia. "Era molto preoccupato", ha detto Bouffier molto scosso, "non vedeva via d'uscita, era disperato".
Sposato e con due figli, Schaefer era considerato uno dei futuri papabili alla carica di presidente dell'Assia, che è il Land in cui si trova Francoforte, la capitale finanziaria della Repubblica federale e sede della Bce.
Il suo corpo è stato trovato ieri vicino a una linea ferroviaria ad alta velocità nei pressi di Hochheim am Main, come riferiscono la Procura e la polizia. Il politico avrebbe lasciato una lettera d'addio, ma non sono stati forniti altri dettagli.
Schaefer era ministro alle Finanze dal 2010. Appena pochi giorni fa, mercoledì, aveva presentato al Landtag dell'Assia un bilancio supplementare miliardario volto ad affrontare l'impatto economico dell'epidemia. Il mondo politico tedesco è sconvolto: "La notizia dell'improvvisa morte di Schaefer ha sconvolto me e ha sconvolto tutta la Cdu. Ci colpisce profondamente, ci rende tristi e senza parole", ha scritto su Twitter la leader cristiano-democratica, Annegret Kramp-Karrenbauer. Dolore anche tra le altre forze politiche tedesche, a cominciare dai Verdi alleati della Cdu nell'Assia. "E' una morte che ci colpisce tutti, che arriva in maniera sorprendente e imprevedibile", ha commentato il presidente della conferenza episcopale tedesca, Georg Baetzing.
La notizia del suicidio di Schaefer arriva in un giorno pesante dal punto di vista della diffusione della pandemia: ha ormai superato quota 60 mila il bilancio dei contagi. Le vittime sono 481.
All'orizzonte c'è anche per la Germania uno "scenario italiano", come afferma Lothar Wieler, presidente del Koch Institut: "Dobbiamo mettere in conto che le capacità delle nostre strutture sanitarie non siano sufficienti", ha detto il capo dell'Rki in un'intervista al domenicale della Frankfurter Allgemeine.
Anche dal punto di vista del tasso di mortalità, relativamente basso nella Repubblica federale, Wieler sottolinea che non eèil caso di farsi "illusioni": "Se dovessero realizzare più contagi in ospizi per anziani oppure in ospedali allora si dovrà temere un aumento della percentuale di letalità".