La Francia è entrata ufficialmente nel terzo stadio dell'epidemia di Covid-19. Lo ha annunciato il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. In 72 ore - ha spiegato - il numero dei contagiati è raddoppiato superando i 4.500 casi con 91 morti nel Paese. Oltre 830 nuovi casi di contagi sono stati confermati nelle ultime 24 ore.
Il premier francese, Edouard Philippe, ha annunciato la chiusura dalla mezzanotte di bar, ristoranti e tutti i negozi non essenziali. Resta confermato il primo turno delle elezioni di domenica. Il primo ministro ha invitato i francesi invitando i francesi ad una "maggiore disciplina" di fronte alla pandemia di coronavirus. Restano aperti i negozi di alimentari, le farmacie, le banche, i tabaccai e i distributori di benzina.
"Siamo all'inizio della fase di accelerazione del virus. Le misure varate servono a frenarlo" ha spiegato a Tf1 il primo ministro Edouard Philippe, che si è difeso dalle critiche sulla decisione di andare alle urne tra due giorni: su base scientifica, ha detto, "andare a votare per rinnovare i sindaci non e' piu' pericoloso di andare a fare la spesa", confermando anche il secondo turno del 22 marzo.
Intanto in Spagna, il secondo Paese in Europa per numero di contagiati da coronavirus (5.753 e 183 decessi), il premier Pedro Sanchez ha dichiarato lo stato di allerta nel Paese e annunciato il decreto che vieta tutti gli spostamenti per quindici giorni se non per comprovate esigenze. "Le misure che stiamo per adottare sono drastiche e avranno conseguenze", ha dichiarato il capo del governo in un discorso al Paese. "Siamo preparati per lo stato di allerta. Abbiamo le idee, le politiche chiare e non ci stringeremo la mano per sconfiggere il virus". E ha aggiunto: "Le misure che stiamo per adottare avranno, purtroppo, conseguenze"
Preoccupa soprattutto l'aumento del trend di contagio: 1.522 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Per due settimane "i cittadini potranno circolare solo lungo le strade per uso pubblico per acquisto di alimenti, prodotti farmaceutici e generi di prima necessità; assistenza ai centri sanitari; recarsi sul posto di lavoro per svolgere le proprie attività lavorative, professionali o commerciali; rientro nel luogo di residenza abituale; assistenza per persone bisognose; spostamento verso entita' finanziarie e per cause di forza maggiore". A Madrid, dopo la chiusura di bar e ristoranti, è la volta dei parchi.
Le forze di sicurezza, inclusi i Mossos d'Esquadra (polizia della Catalogna), l'Ertzaintza (Paesi Baschi) passano sotto l'autorità del ministero dell'Interno. Le autorità potranno richiedere l'intervento delle forze armate. Confermata la chiusura delle scuole e delle strutture ricreative, culturali e sportive. Il decreto stabilisce anche la centralizzazione del sistema sanitario nazionale "sotto gli ordini diretti del ministro della Salute".
"Siamo in guerra, il nostro nemico è il virus", ha dichiarato il premier, Benjamin Netanyahu annuanciando che anche Israele aa domani vedrà lo stop di tutte le attività ricreative. Resteranno aperti solo i servizi essenziali, tra cui supermercati farmacie, banche e benzinai. Il capo del Likud ha esortato gli israeliani ad adottare "una nuova routine quotidiana", mantenendo una distanza di due metri.