Come anticipato dai media nel corso della giornata, il presidente Usa, Donald Trump, ha dichiarato l'emergenza nazionale per l'epidemia di coronavirus. La decisione ha messo le ali a Wall Street, i cui principali indici hanno chiuso con rialzi superiori al 9%.
"La dichiarazione di stato di emergenza nazionale ci permetterà di avere 50 miliardi di dollari per fronteggiare la pandemia del nuovo coronavirus", ha dichiarato Trump, "ho dato indicazioni per ampliare i centri di prevenzione in tutto il Paese e per aumentare la possibilità di fare test". La cifra è in larga parte quanto stanziato dal Congresso in caso di catastrofe. Con l'emergenza nazionale l'emergenza nazionale, i fondi fluiranno più agevolmente agli Stati per far fronte all'epidemia e ampliare i centri dove fare i test.
Pelosi: "Raggiunto l'accordo con la Casa Bianca"
La Speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, annuncia di aver raggiunto un accordo con la Casa Bianca sul pacchetto di aiuti in risposta al coronavirus. "Siamo orgogliosi di aver raggiunto un'intesa con l'amministrazione per risolvere l'attuale crisi ed ora approveremo presto il 'Families First Coronavirus Response Act".
La misura punta ad offrire assistenza soprattutto alle persone piu' impattate dal punto di vista finanziario con sussidi alla disoccupazione e per l'aspettativa retribuita.
Sono 2.033 i casi di infezione da coronavirus registrati negli Stati Uniti, secondo gli ultimi dati aggiornati forniti dall'amministrazione federale. Settanta riguardano cittadini tornati dall'estero, mentre globalmente sono 1.963 quelli registrati in 48 stati più Washington D.C.. Il totale è di 2.033. I morti sono 47.
Congelati gli interessi sui prestiti degli studenti
Il presidente ha annunciato il congelamento dell'interesse sui prestiti degli studenti come misura collaterale per allentare la pressione sui cittadini e ha annunciato che verranno acquistate grandi quantità di petrolio per aumentare le scorte strategiche. Affermazione che ha fatto balzare del 7,5% il prezzo del petrolio, portando il barile del Nymex verso i 34 dollari.
"Abbiamo stretto le collaborazioni con i privati per ampliare i centri per fare i tamponi per il Covid-19", ha dichiarato Trump nel discorso alla nazione, "vogliamo che faccia i test solo chi ha bisogno ma stiamo lavorando per fare in modo che si possano fare senza scendere dall'auto", ha aggiunto.
Trump ha citato Google tra le aziende che stanno lavorando per il progetto. "Vogliamo essere in grado di fare 5 milioni di test, se necessario, entro il mese ma non credo lo sarà", ha spiegato il capo della Casa Bianca, che ha invitato i cittadini a non correre tutti verso i centri che svolgeranno i test: "Non è necessario".
Misure per le famiglie
La Camera dei Rappresentanti Usa ha approvato a stragrande maggioranza un pacchetto di aiuti per gli americani, colpiti dall'epidemia di coronavirus. La misura è passata con 363 voti favorevoli e 40 contrari e ora aspetta il via libera del Senato.
Il presidente Donald Trump ha espresso su Twitter il suo sostegno al disegno di legge prima del voto e chiesto a repubblicani e democratici di appoggiarlo. "Questa proposta di legge seguirà la mia direzione per test gratuiti sul coronavirus e congedi per malattia retribuiti per i nostri lavoratori americani colpiti", ha twittato Trump, assicurando che metterà "sempre al primo posto la salute e il benessere della famiglie americane".
"Farò il test". Ma poi stringe mani
Trump, ha affermato che "molto probabilmente" si sottoporrà al test sul coronavirus. Pressato dai giornalisti che gli chiedevano perché non si sottopone al test, considerato che ha avuto contatti con persone positive al coronavirus, il presidente ha detto che lo farà "molto probabilmente", ma non ha detto quando E ha continuato a stringere la mano ai funzionari che partecipano con lui alla conferenza stampa, nonostante gli esperti di salute sconsiglino di evitare questo tipo di saluto, come misura per impedire la diffusione del coronavirus.
To unleash the full power of the Federal Government in this effort, today I am officially declaring a National Emergency. pic.twitter.com/yu2GBcxWD6
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) March 13, 2020
Il timore che la sanità non regga
I casi di nuovo coronavirus negli Stati Uniti hanno superato i 1.700, seppure i test siano ancora sporadici, e il bilancio delle vittime è salito a 41. Ma il timore è che il sistema sanitario americano non sia preparato ad affrontare l'enorme, probabile afflusso di pazienti.
Trump dovrebbe invocare lo Stafford Act, una legge che autorizza la Fema, la Federal Emergency Management Agency, a coordinare la risposta alle catastrofi e aiutare i governi statali e locali. Il presidente ha dichiarato negli ultimi giorni che si è informato sulla legge e ha anticipato che vorrebbe usarla per affrontare la pandemia; e in questo senso lo spingono anche i Democratici, come il senatore di New York, Chuck Schumer.
I presidenti americani invocano spesso lo Stafford Act come risposta ai disastri naturali, ma di solito la dichiarazione di emergenza riguarda singoli Stati o aree, non il Paese intero, e non è stata utilizzata spesso per le crisi sanitarie.
La diffusione dei contagi
È rimasto solo uno Stato americano ancora senza casi di coronavirus: West Virginia. L'epidemia, con 2.134 contagi, e' ormai diffusa praticamente in tutto il Paese dove sono state chiuse scuole, uffici, teatri e annullati grandi eventi. Le vittime accertate sono 49: 37 nello Stato di Washington, 5 in California, 2 in Florida e 1 in Colorado, Georgia, Kansas, New Jersey e South Dakota