Il coronavirus "è la più grave crisi sanitaria che la Francia ha conosciuto negli ultimi 100 anni": così in diretta televisiva, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato le prima stretta per contrastare l'epidemia.
Da lunedì scuole e università chiuse fino a nuovo ordine, in arrivo misure per vietare gli assembramenti, raccomandazione alle persone con più di 70 anni e vulnerabili di restare a casa.
I trasporti pubblici continueranno a funzionare regolarmente, ma Macron ha esortato i francesi a limitare al massimo gli spostamenti.
Non è obbligatorio restare a casa, come avviene in Italia, ma il governo francese, che finora aveva rivendicato più volte di voler evitare pesanti restrizioni, risponde all'aumento dei contagi: 595 i casi registrati oggi, che portano il totale a 2.876, mentre i decessi sono aumentati di 13 e sono 61. I casi da ricovero in rianimazione sono 129.
"Sta avvenendo quello che temevamo, il virus sta accelerando, siamo solo all'inizio", ha avvertito Macron dopo una intensa giornata di consultazioni, che lo ha visto a colloquio con il presidente del Senato, Gèrard Larcher, mentre il primo ministro Edouard Philippe ha ricevuto presidenti delle Camere, capi dei partiti e altri rappresentanti istituzionali. Il presidente ha confermato le elezioni municipali in programma domenica prossima, ma ha chiamato il Paese ad una "mobilitazione nazionale di solidarietà fra generazioni".
Ha assicurato che L'Ue agirà unita per evitare una crisi economica e finanziaria, e ha detto che chiamerà il presidente Usa Trump per chiedere una azione decisa del G7. La Francia, ha assicurato, "difenderà tutti i lavoratori mettendo in campo meccanismi straordinari di sostegno all'occupazione". La priorità, ha assicurato il presidente, è "rafforzare le capacità di accoglienza degli ospedali".
È stata costituita una riserva sanitaria, con 20.000 tra medici e infermieri e studenti di medicina pronti ad aiutare. Finora i vertici dello Stato hanno optato per una "strategia dei piccoli passi", procedendo gradualmente a chiusura di scuole e restrizioni nei territori maggiormente colpiti per cercare di evitare l'effetto panico. Il partito socialista aveva auspicato una dichiarazione di "stato di emergenza sociale".
La destra di Les Rèpublicains chiede con "urgenza misure eccezionali di sostegno alle aziende e ai settori colpiti". Intanto un nuovo focolaio è stato localizzato nei pressi di Rennes (Bretagna), dove 10 insegnanti tra 21 e 56 anni sono risultati positivi. In quel territorio hanno chiuso anche luoghi di culto, cinema e piscine. A Parigi la nota sala di spettacoli Olympia rimarrà chiusa fino al 15 aprile.