In Gran Bretagna dilaga la protesta per le restrizioni imposte dalle autorità sui test per il coronavirus, soprattutto dopo che la stessa sottosegretaria alla Salute, Nadine Dorries, è stata contagiata. La linea è indicata al numero verde del National Health Service, l'111: solo chi è stato in zone ad alto tasso di contagio o è entrato in diretto contatto con persone positive al Covid-19 può richiedere un tampone. Nel Paese si sono registrati più di 300 casi e sei morti, ma i numeri dell'epidemia potrebbero essere molto più alti.
Da Westminster un lettore anonimo ha denunciato al Guardian di aver sviluppato gli stessi sintomi della sottosegretaria Dorries con tosse secca, dolori al petto e febbre da quattro giorni: "Al 111 mi dicono di andare a lavorare con la tosse facendo finta di non averla e di lavarmi spesso le mani, ma io ho ignorato questo consiglio e lavoro da casa". "Il mio timore è che persone come me che potrebbero avere il coronavirus vengano mandati ugualmente a lavorare: è perché il governo non può fare i test di cui c'è bisogno?", si è chiesto. Intanto a due deputati dei Comuni che erano entrati in contatto con la Dorries è stato ordinato di mettersi in auto-isolamento.
"Ho tosse e febbre alta ma non posso fare controlli, questa è a dir poco una falla nel sistema dei test", ha lamentato l'ad dell'Education Partnerships Group, Sam Freedman, un'agenzia di consulenza No profit nel campo dell'istruzione.
Intanto è giallo sul premier britannico, Boris Johnson: per Downing Street non mostra sintomi del coronavirus e quindi al momento non serve sottoporsi al tampone. Tuttavia aveva incontrato la Dorries a una cerimonia per la festa della donna e questo lo rende potenzialmente a rischio di contagio.
L'emergenza comincia a far paura anche nel calcio: il Manchester City ha annunciato il rinvio della partita contro l'Arsenal in programma stasera ed è il primo match di Premier league che salta per l'epidemia. La decisione è stata presa per precauzione e su consiglio dei medici, dopo che è stato rivelato che membri dello staff dell'Arsenal sono stati in contatto col proprietario dell'Olympiakos, Evangelos Marinakis, positivo al Covid-19.