Il "namastè", il saluto indiano con le mani giunte e i palmi che si toccano con le dita all'insù, in Italia è diventato un tormentone quando "Occidentali's Karma" di Francesco Gabbani ha vinto il Festival di Sanremo, tre anni fa. Ma ora dall'India arrivano appelli a rilanciare l'uso di questo saluto tradizionale come alternativa alla stretta di mano per evitare la diffusione del corovanirus, dopo la segnalazione di nuovi casi a New Delhi.
Say Yes to #Namaste, Say no to a hand shake. #coronavirusindia #CoronaOutbreak. Take precautions. But no reason to panic. Take Care. There is a virus alert in Delhi & NCR. pic.twitter.com/c0WZyLlJ25
— GAURAV C SAWANT (@gauravcsawant) March 3, 2020
Una star di Bollywood, l'attore Anupam Kher, ha postato un video su Twitter in cui raccomanda il namastè: "E' igienico, amichevole e focalizza le tue energie: Provalo". In tantissimi hanno condiviso e rilanciato il suggerimento, compreso il noto giornalista Gaurav Sawant del canale tv India Today TV.
Molto diffuso nello yoga, il saluto indiano cone le mani giunte deve il suo nome alle parole Namas (saluto, inchino) e Te (a te).