Nel 2019 a Helsinki nessun pedone o ciclista è rimasto ucciso in incidenti stradali. Mentre ‘solo’ tre motociclisti sono morti sulle strade della capitale della Finlandia. Il risultato è frutto di un progetto ambizioso modellato anche sull’esempio (negativo) di Roma. Proprio nella capitale, l’anno scorso ci sono stati 27mila incidenti e 111 morti, il 35% dei quali ha coinvolto pedoni. “Mio marito è cresciuto a Roma e torniamo nella città due volte l’anno. Quando sono lì rifletto molto su queste criticità”, ha commentato all’AGI Anni Sinnemäki, vice sindaco con delega all’urbanistica di Helsinki. Nella capitale italiana, “Ad esempio, i marciapiedi sono troppo stretti e lo spazio destinato alle corsie delle auto è enorme. Inizierei a modificare questi fattori”.
E così ha fatto anche Helsinki per invertire un trend che negli anni ’80-’90 faceva registrare dai 20 ai 30 decessi all’anno. La prima vera svolta è arrivata nel 2010 con 7 morti in incidenti stradali. Poi la “Vision zero” del 2019. Per poter raggiungere l’obiettivo l’amministrazione ha ridisegnato le strade, ha messo un freno ai limiti di velocità ed ha aumentato i controlli sul traffico veicolare.
“Il nostro ‘segreto’ – assicura Sinnemäki - è la somma di più fattori sui quali lavoriamo da anni. La sicurezza è aumentata grazie al miglioramento dell’ambiente stradale, delle piste ciclabili e all’aumento dei controlli sui limiti di velocità”.
E proprio quest’ultimo punto è stato forse il più difficile da digerire per gli abitanti di Helsinki. “Molte delle strade sulle quali sono stati abbassati i limiti di velocità si trovano nei pressi delle nostre numerose scuole. Ad Helsinki i bambini vanno a scuola da soli, in bici o a piedi. Ci sono state delle critiche ma oggi credo che la maggior parte delle persone approvi. La sicurezza dei bambini è l’obiettivo più importante per tutti”. Non solo. Il controllo del tachimetro non è stato proprio un fulmine a ciel sereno: “Il limite viene costantemente abbassato sin dagli anni ‘70”.
I benefici – oltre a quello di salvare vite – sono molti. “Se le strade sono sicure, le persone scelgono di uscire di casa a piedi o in bici. Questo riduce le emissioni e il rumore, con un notevole miglioramento della qualità della vita e della salute”.
Incassato il successo, Helsinki pensa al prossimo obiettivo: “Entro il 2035 vogliamo trasformarci in una città libera dal carbonio. E ci riusciremo investendo in trasporto sostenibile”, conclude Anni Sinnemäki.