Peste, colera e febbre gialla: è in risposta alle grandi epidemie che furono inventati la quarantena, nel Medioevo, e il cordone sanitario, in seguito, e regolarmente applicati, come è ancora il caso in Cina di fronte all'avanzata del nuovo coronavirus.
PRIMA DI WUHAN, I PRECEDENTI - Le misure di limitazione del movimento nella regione di Wuhan, l'area metropolitana di 11 milioni di persone nella Cina centrale, influenzano la vita quotidiana di oltre 40 milioni di cinesi. "Queste quarantene sono sulla scala della popolazione cinese. Esclusa la Sars nel 2003, non c'è nulla che possa avvicinarsi alle dimensioni di questa operazione. Tranne forse la quarantena di Mumbai, in India, colpita dalla peste nel 1898", spiega ad Afp, Patrick Zylberman, specialista in storia della salute alla School of Advanced Studies in Public Health.
Più recentemente, durante l'epidemia di Ebola nell'Africa occidentale (2013-2016), in diverse occasioni sono state imposte misure di chiusura delle frontiere, di contenimento e di quarantena. Pertanto, sei milioni di persone in Sierra Leone sono state costrette a rimanere a casa per tre giorni nel settembre 2014 e di nuovo nel marzo 2015. Il "confino generale" mirava a fermare l'epidemia.
QUARANTENA O CORDONE SANITARIO? - Una quarantena è un periodo di segregazione e di osservazione al quale vengono sottoposti persone, animali e cose ritenuti in grado di portare con sè o trattenere i germi di malattie infettive, secondo la definizione della Treccani. Il cordone, invece, corrisponde alle postazioni di sorveglianza per controllare e bloccare l'ingresso o l'uscita di un'area colpita da un'epidemia. Nel caso dell'epidemia cinese, è l'equivalente di un enorme cordone sanitario installato nella regione di Wuhan.
ORIGINE DELLA QUARANTENA - Fu per proteggersi dalla peste che le prime misure documentate per isolare le navi dalle aree infestate apparvero nel 14esimo e 15esimo secolo, a Dubrovnik (Croazia) nel 1377 e poi a Venezia dal 1423. La durata imposta dell'isolamento, 40 giorni, determina appunto la parola "quarantena". Gli stabilimenti che ospitavano equipaggi confinati portavano il nome di lazzaretto: deformazione del nome dell'isolotto nella laguna veneziana dove attraccavano le navi, Santa Maria di Nazaret, oppure riferimento al lebbroso della Bibbia, Lazzaro. Le quarantene vengono quindi regolarmente adottate in Europa durante le epidemie fino alla grande pandemia di colera che colpi' il Continente negli anni 1830.
I PRIMI CORDONI SANITARI - Il termine "cordone sanitario" è nato in Francia nel 19esimo secolo quando nel 1821 Parigi inviò 30 mila soldati per bloccare il confine con la Spagna al fine di prevenire la diffusione di un'epidemia di febbre gialla. Ma ben prima di questa data, a volte vennero stabilite barriere sanitarie durante le principali epidemie di peste, ricorda Tom Solomon. Lo specialista britannico in malattie emergenti all'Università di Liverpool cita "il famoso esempio" dell'isolamento volontario nel 1665 del villaggio di Eyam (Inghilterra) dopo un caso di pestilenza per evitare di contaminare il resto della regione. Nel Sud-Est della Francia, un "muro della peste" fu eretto nel Vaucluse nel 1721 per oltre 27 chilometri per proteggere la regione del Comtat Venaissin dalla peste che poi imperverso' a Marsiglia e in Provenza.
EFFICACIA DELLE MISURE - Le restrizioni ai movimenti possono rivelarsi "controproducenti", causare il panico e incitare le persone a fuggire a tutti i costi, sottolinea Tom Solomon. Possono anche portare a gravi disordini sociali come nel caso di Mumbai durante l'epidemia di peste alla fine del 19esimo secolo a causa dei ricoveri forzati di uomini e donne senza distinzione di casta, spiega Patrick Zylberman. Più recente, lo scoppio della Sars in Cina nel 2003 ha portato a rivolte e manifestazioni violente nelle regioni di Nanchino e Shanghai a seguito di brutali quarantene, ha affermato lo storico nel suo saggio "Tempeste microbiche".