Il caos in Siria è colpa dell'Europa che "dal primo momento ha sostenuto i terroristi contro il governo di Damasco" e le preoccupazioni di Papa Francesco sui civili siriani sono dovute "al quadro incompleto che ha il Vaticano sulla situazione siriana". È l'accusa che lancia il presidente siriano, Bashar al Assad, nell'intervista rilasciata a Monica Maggioni, Ad di RaiCom, e che inizialmente era stata trasmessa solo dai media siriani dopo il rifiuto dei canali Rai. La tv pubblica ha optato poi per rendere il colloquio di 24 minuti disponibile su RaiPlay.
"I rifugiati sono in Europa perché il terrorismo è stato sostenuto dall'Europa, ovviamente anche da Stati Uniti e Turchia e altri, ma l'Europa è stata l'attore principale nel creare questo caos in Siria e di conseguenza si raccoglie ciò che si semina", ha affermato Assad nel suo faccia a faccia nel Palazzo presidenziale con l'ex inviata della Rai. È poi passato all'attacco della Francia: "L'Unione europea ha pubblicamente sostenuto i terroristi dal primo giorno, dalla prima settimana. Hanno incolpato il governo siriano e alcuni regimi, come quello francese, hanno armato i terroristi. È stato uno dei loro funzionari a dichiararlo, credo sia stato l'allora ministro degli Esteri, Fabius, 'mandiamo le armi' aveva dichiarato", ha sottolineato il capo di Stato.
"La Russia ha tutelato il diritto internazionale"
Assad, che più volte pone l'accento "sull'integrità e sovranita' della Siria" giudicando l'intervento russo a "tutela del diritto internazionale" e dichiarando la Turchia "un invasore", è convinto che l'Occidente "non ha un quadro completo della situazione", compreso il Vaticano. "Speriamo che il Vaticano, come Stato, convinca tanti Stati a smettere di interferire nella questione siriana e a smettere di violare il diritto internazionale. Questo è tutto ciò che vogliamo. In questo modo i civili saranno al sicuro e tornerà l'ordine e tutto andrà bene", ha dichiarato. Nella sua risposta a una lettera di Papa Francesco dello giugno scorso in cui chiedeva di proteggere i civili, Assad ha raccontato di "aver spiegato la verità sulla Siria perché il Vaticano come il resto dell'Occidente ha una narrazione distorta. Siamo quelli che hanno più a cuore l'incolumità dei civili".
Il capo di Stato, che si definisce "un sopravvissuto come il resto dei siriani", ha ancora una volta negato di aver usato armi chimiche durante la guerra. "Per noi è impossibile, e lo è anche per motivi logistici. Ad esempio perché usare le armi chimiche quando stai avanzando? Noi eravamo in una buona situazione, specie nel 2018, e quindi perché usarle?", ha affermato. "Inoltre - ha aggiunto - queste sono armi di distruzione di massa e parliamo di migliaia di vittime, o almeno centinaia, e questo non è mai successo assolutamente. Ci sono sempre stati solo questi video di messinscena degli attacchi".
Assad ha inoltre precisato che "il cloro non è arma di distruzione di massa e la quantità che gli ispettori hanno trovato è la stessa che si puo' trovare in ogni casa". Assad attacca infine l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) accusandola di "aver fabbricato e falsificato il rapporto solo perché gli americani hanno voluto che lo facessero. I rapporti trafugati hanno dimostrato che l'Organizzazione è politicizzata, immorale e che tutte le organizzazioni parallele all'Onu che dovrebbero lavorare per la pace, sono un braccio degli Usa per creare caos".