Scontri a Parigi e a Nantes, dove si tengono manifestazioni organizzate contro la riforma delle pensioni messa a punto dal governo. In entrambe le città la polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla. In tutto il Paese sono 250 mila i manifestanti scesi in piazza, secondo la Cgt, una delle principali sigle sindacali francesi.
In tutta la Francia, a sentire i dati di polizia e prefettura, hanno marciato 450 mila persone in almeno una cinquantina di città: almeno 33 mila persone a Tolosa, 25 mila a Marsiglia, 20 mila a Lione, Montpellier e Bordeaux.
Almeno 500 black bloc si sono riuniti a Place de la Republique, a Parigi, nel corso della manifestazione contro la riforma delle pensioni. I media francesi riportano di cassonetti e biciclette dati alle fiamme, come anche un semaforo e le telecamere dei giornalisti sul campo.
Decine i fermi già effettuati dalle forze dell'ordine. Gli elementi radicali del corteo sono vesti di nero e hanno il volto coperto. Incidenti tra manifestanti e polizia si sono verificati anche Montpellier, Rennes e Bordeaux, riferisce Le Parisien.
E' fermo il 90% dei treni alta velocità (Tgv) e oltre l'80% dei treni regionali, secondo i primi dati del gestore Sncf. Chiusa anche la Tour Eiffel. E malgrado la lettera del ministro dell'Interno Christophe Castaner di mercoledì sera, i sindacati di polizia hanno mantenuto la decisione di fermare i commissariati nella mobilitazione contro il progetto di riforma delle pensioni. "La lettera di ieri, subito prima dello sciopero, è stata piuttosto irritante, alla vigilia della mobilitazione e restando vaga e senza dare nessun impegno su niente", ha detto il segretario generale del sindacato Alliance Fabien Vanhemelryck.
Oggi molti commissariati hanno funzionato soltanto per i servizi essenziali o sono rimasti chiusi per alcune ore. "E non è che l'inizio", ha detto ancora Vanhemelryck, che minaccia minaccia un "inasprimento" dello stato di agitazione, in particolare per la polizia antisommossa nei prossimi giorni.
Intanto il presidente francese, Emmanuel Macron, è "calmo e determinato" di fronte alla contestazione della riforma delle pensioni la cui "architettura generale" sarà annunciata entro la metà della prossima settimana dal premier E'douard Philippe, ha reso noto l'Eliseo. "Il Capo dello Stato è calmo e determinato a portare avanti questa riforma, ascoltando e consultandosi", "è attento al rispetto dell'ordine pubblico e agli inconvenienti subiti dai francesi", sottolinea la presidenza.
"L'alto commissario Jean-Paul Delevoye concluderà le consultazioni con le parti sociali all'inizio della settimana e presenterà una sintesi delle discussioni, quindi il primo ministro partirà dalla metà della prossima settimana sull'architettura della riforma generale", scrive ancora l'Eliseo che sottolinea come il presidente della Repubblica sia "rispettoso del diritto di sciopero e dei francesi che hanno scelto di esprimere pacificamente la loro opposizione al progetto del governo".