“Non tutti credono sia accaduto l’Olocausto”, è a causa di questa frase, tratta da una conversazione via mail con un genitore, che il consiglio scolastico della contea di Palm Beach ha deciso di licenziare William Latson, preside della Spanish River high school di Boca Raton. Le accuse mosse nei suoi confronti e che gli sono costate il posto di lavoro sono quelle di "cattiva condotta etica" e "incapacità di svolgere le proprie mansioni". La storia risale al 2018 ma è stata scoperta e pubblicata dal Sun Florida South Sentinel solo lo scorso luglio, suscitando sgomento e indignazione in tutti gli Stati Uniti.
La discussione inasce da una richiesta di chiarimenti da parte di un genitore circa la linea della scuola circa la spiegazione dell’Olocausto. L’ex preside Latson, a seguito dell’ormai nota battuta, aggiunge “E tu hai i tuoi pensieri, ma noi siamo una scuola pubblica e non tutti i nostri genitori hanno le stesse convinzioni”; e ancora “Non posso dire che l'Olocausto sia un fatto storico, perché non sono in grado di farlo come impiegato distrettuale”. Insomma, per Latson ammettere la veridicità dell’uccisione di 6 milioni di ebrei avrebbe significato schierarsi politicamente e andare contro altri genitori che non credono all’avvenimento in sé o non vogliono che i figli ne vengano a conoscenza, forse per paura che la cosa condizioni in qualche modo la propria formazione. Infatti, scrive sempre Latson nelle mail, “lavoro per esporre gli studenti a certe cose, ma non tutti i genitori vogliono che i loro figli siano esposti, così non lo saranno, e non posso forzare la mano”.
Ironia della sorte vuole che chi abita quella zona sia naturalmente “esposto” ai racconti circa l’Olocausto, dato che, come scrive sempre il quotidiano locale, si stima che più di 10.000 sopravvissuti vivano in tre contee della zona, il secondo ammasso più grande dopo New York. L’Associated Press riferisce oggi che l’avvocato di Latson ricorrerà in appello contro la scelta del consiglio e che dalla stessa sua comunità scolastica arrivano continui incoraggiamenti e smentite circa un suo antisemitismo. In realtà nella vicenda l’aspetto filosofico e politico cade in secondo piano rispetto a quello legale; nel 1994 infatti, lo stato della Florida ha votato una legge che impone che in tutti gli istituti scolastici l’Olocausto venga insegnato e spiegato per quello che è: un fatto.