Il calcio non ha compiuto il miracolo di riavvicinare Corea del Nord e Corea del Sud: a Pyongyang hanno disputato un derby teso e finito a reti inviolate, valido per le qualificazioni ai prossimi Mondiali di Qatar 2022. L'unico spettatore presente allo stadio Kim Il-sung di cui si sia a conoscenza è stato il presidente della Fifa, Gianni Infantino, giunto nella capitale nord-coreana poche ora primo del fischio di inizio.
Il match a porte chiuse non è stato trasmesso in diretta, e la Corea del Nord non ha autorizzato l'accesso alla partita di membri della stampa e tifosi sud-coreani, nonostante gli appelli delle autorità di Seul. A completare il quadro di ostilità, i giocatori sud-coreani non hanno visto la loro bandiera sventolare accanto a quella della Corea del Nord, e non hanno udito l'esecuzione del loro inno nazionale, dopo essere scesi in campo.
Per essere aggiornati sul corso della gara, i tifosi hanno avuto a disposizione solo i siti web della Fifa o della Asian Football Confederation, e i messaggi su Twitter della Korea Football Association, la Federcalcio sud-coreana, privi di immagini. La Corea del Nord, ha detto un insicuro funzionario di Seul, avrebbe promesso di consegnare il filmato dei novanta minuti di gioco (più quattro di recupero) alla delegazione del Sud prima della loro ripartenza per Seul, via Pechino.
Al di là del valore sportivo, il primo derby inter-coreano a essersi disputato a Pyongyang negli ultimi 29 anni ha confermato il nuovo raffreddamento delle relazioni, dopo il disgelo diplomatico del 2018, in cui proprio lo sport aveva avuto un ruolo chiave: la partecipazione di una compagine nord-coreana alle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, in Corea del Sud, venne visto come il segnale di un cambio di rotta del regime di Kim, forse disposto a mettere da parte le proprie ambizioni nucleari e a uscire dall'isolamento in cui si era cacciato per i test di missili balistici a lungo raggio che avevano irritato gli Stati Uniti di Donald Trump.
Sull'onda dell'entusiasmo, Corea del Nord e Corea del Sud avevano persino ipotizzato di ospitare congiuntamente le Olimpiadi del 2032. Un'atmosfera ben diversa ha circondato il derby di oggi, non solo sul piano sportivo. Il regime di Kim ha ripreso i lanci di proiettili e forse missili, e ha criticato Seul per gli esercizi militari congiunti con gli Usa: il dialogo con Washington sembra appeso a un filo, dopo il fallimento dell'ultimo round di negoziati sulla denuclearizzazione tenutisi a Stoccolma, il 4 ottobre scorso.
La cronaca della partita che nessuno ha visto è stata segnata da due cartellini gialli per parte e dalla presenza in campo del campione nord-coreano della Juventus under 23, Han Kwang-song. Dopo lo 0-0 di oggi, le due Coree continuano a guidare a pari punti la classifica del loro girone di qualificazione a Qatar 2022, ma quella non andata in onda a Pyongyang è stata una partita segnata da un prevalente senso di "stranezza", come lo definisce l'agenzia sud-coreana Yonhap, che tira un sospiro di sollievo per la fine del "bizzarro" incontro che non ha riavvicinato le due Coree.