La Apple ha deciso di rimuovere dagli App Store la app usata dai manifestanti pro-democrazia di Hong Kong per tracciare i movimenti della polizia: la decisione arriva dopo le critiche dei media statali cinesi, citando a motivazione della scelta la messa a repentaglio delle operazioni delle forze dell'ordine. Lo ha reso noto la stessa azienda di Cupertino con una nota, nella quale dichiara di avere effettuato un'indagine dopo i reclami di diversi utenti di Hong Kong, giungendo alla conclusione che la app è stata usata "in modi che hanno messo a repentaglio le operazioni di polizia e i residenti di Hong Kong".
In particolare, prosegue la Apple, citando una verifica compiuta assieme alle autorità di Cybersicurezza e di contrasto alla criminalità digitale, si è scoperto che "la app è stata usata per prendere di mira e tendere imboscate alla polizia, minacciare la pubblica sicurezza, e criminali la hanno usata per tormentare i residenti in aree dove sapevano che non c'era presenza della polizia".
La decisione della Apple giunge all'indomani delle critiche alla app comparse sul più importante giornale cinese, il Quotidiano del Popolo, organo di stampa del Partito Comunista Cinese, che si chiedeva se la Apple fosse diventata complice dei manifestanti anti-governativi che da quattro mesi manifestano a Hong Kong, accusando il gruppo californiano di mischiare affari, politica e azioni illegali.