Saranno due i Nobel per la Letteratura assegnati quest'anno, un fatto che non accadeva da settant'anni. E quest'anno il Nobel per la Pace potrebbe riservare una sorpresa, andare alla giovanissima Greta Thunberg. Da lunedì si apre la settimana dei riconoscimenti che premiano l'eccellenza intellettuale e umanistica. Si comincia con quello per la Medicina e la Fisiologia, a cui seguiranno nei giorni successivi quelli per la Fisica, la Chimica e la Letteratura. Venerdì sarà la volta di quello per la Pace e i bookmaker danno per favorita la giovanissima attivista svedese per il clima.
Lunedì toccherà a quello per l'economia, l'unico che non fu istituito all'epoca dal magnate svedese Alfred Nobel, ma dalla Banca di Svezia e che si assegna dal 1969 e non dal 1901. Non accadeva da oltre mezzo secolo che l'Accademia di Svezia non assegnasse due premi: era accaduto nel 1950, quando erano stati premiati William Faulkner (per il 1949) e Bertrand Russell (per il 1950), un anno dopo che il premio era 'saltato' perché nessun aspirante rispondeva ai criteri richiesti.
Il rinvio stavolta è stato sull'onda di uno scandalo clamoroso che lo scorso anno paralizzò la prestigiosa istituzione: la vicenda che travolse Jean-Claude Arnault, il regista e fotografo franco svedese, accusato di varie molestie e condannato nell'ottobre scorso a due anni per stupro. Lo scandalo portò a una serie di dimissioni dei componenti dell'Accademia svedese, tra i quali la moglie del regista. Anche l'erede al trono di Svezia, la principessa Victoria, sarebbe stata molestata da Arnault durante una festa nel 2006.
Greta, se incoronata, sarà la più giovane vincitrice del Nobel, sfilando questo primato all'attivista pakistana Malala Yousafzai, che lo ottenne nel 2014 quando aveva 17 anni. Greta sarebbe anche la prima a vincere il Nobel per la Pace per il suo impegno a favore del clima dal 2007, quando venne tributato all'ex vice presidente Usa Al Gore.
Il mese scorso a Washington Greta ha ritirato il premio di Amnesty International "Ambasciatore di coscienza" a nome del suo movimento "Fridays for future". Tra i papabili vincitori del Nobel per la Pace nel 2019, anche il primo ministro dell'Etiopia Abiy Ahmed, il leader dei nativi brasiliani Raoni Metuktire, la prima ministra della Nuova Zelanda Jacinda Arden, papa Francesco. Ma Greta sarebbe in pole, anche su Donald Trump, che ancora una volta nelle scorse settimane, a margine dell'assemblea generale dell'Onu, si è detto deluso di non essere ancora stato insignito del prestigioso riconoscimento.