Donald Trump contro la Svezia e il suo premier Stefan Lofven. A scatenare l'ira del presidente americano e' stato il caso del giovane rapper afroamericano A$AP Rocky, incriminato per avere aggredito un uomo a Stoccolma il 30 giugno scorso durante la sua tournee europea.
Dopo essere prima intervenuto in maniera diplomatica nei giorni scorsi, con una telefonata al governo svedese per chiedere di liberare l'artista, il presidente Usa oggi si è scagliato duramente contro il premier Loften. "Sono molto rammaricato dal fatto che non sia in grado di agire. La Svezia ha deluso la comunità afro-americana negli Stati Uniti", ha twittato. "Ho visto le registrazioni di A$AP Rocky, era seguito e molestato da piantagrane. Trattate gli americani ingiustamente. Date ad A$AP Rocky la sua liberta'", ha aggiunto il presidente nel suo post. "Facciamo così tanto per la Svezia, ma non sembra funzionare in modo reciproco. Il Paese dovrebbe concentrarsi sui suoi veri problemi criminali", ha concluso.
Nei giorni scorsi il giudice del tribunale di Stoccolma, insensibile agli appelli di Trump, aveva annunciato che il giovane verrà processato il 30 luglio per aggressione, e che nel frattempo resterà in carcere. Rocky à detenuto dal 3 luglio. Il procuratore svedese, Daniel Suneson, ha spiegato che il crimine resta anche se Rocky e i suoi amici sono stati provocati.
Il caso del rapper ha fatto intanto il giro del mondo con due video della notte del pestaggio. Uno lo aveva messo in rete lo stesso artista e mostrava Rocky chiedere, ripetutamente, a due persone di smetterla di seguirli. Un'altro, postato dal sito Tmz, mostra il rapper afferrare uno dei due sconosciuti e buttarlo a terra.
Una situazione che ha fatto scendere in campo il mondo della musica americano, da Justin Bieber a Kanye West e la moglie Kim Kardashian, che ha lamentato le condizioni 'inumane' nel quale verserebbe il cantante. Da qui l'intervento del presidente: "Ho telefonato al primo ministro svedese, il quale mi ha assicurato che il cittadino americano sarà trattato bene e in maniera equa. Gli ho anche assicurato che non era a rischio fuga e che avrei garantito personalmente per la sua cauzione".
Poco da fare però: "In Svezia sono tutti uguali davanti alla legge e il governo non tenta né tenterà di influenzare il procedimento giudiziario" ha fatto sapere una nota da Stoccolma pubblicata dal New York Times.
A Trump ha risposto lo stesso premier svedese, ribadendo l'indipendenza della magistratura nel Paese scandinavo. "La Svezia e il premier Stefan Lofven sono stati molto chiari nel dialogo sia con la Casa Bianca che direttamente con il presidente americano, in Svezia tutti sono uguali di fronte alla legge e il governo non può interferire nei procedimenti legali",
Uno dei danni piu' gravi per il rapper e' probabilmente quello all'immagine, anche perché A$AP Rocky non è uno di quei rapper che strizzano l'occhio ad atti di violenza. Vero nome Rakim Mayers, classe '88, oltre all'attività col microfono in mano, Rocky è anche modello, produttore discografico e regista di numerosi videoclip, talvolta definiti "geniali" nell'universo Hip Hop.
Certo, la sua vita nel quartiere di Harlem a New York non è stata facile: ha appena 12 anni quando il padre viene arrestato per spaccio di droga e il fratello assassinato. Rappa da quando ha 8 anni, ispirato da alcuni maestri del genere come Wu-Tang Clan e Run DMC, ma la carriera comincia ufficialmente nel 2007 con l'ingresso nella crew A$AP Mob.
Qualche anno dopo il salto di qualità: insieme a Kendrick Lamar apre il "Club Paradise Tour" di Drake e da lì in poi mette in fila una serie di collaborazioni di primissimo livello, dalla partecipazione al video "National Anthem" di Lana Del Rey (peraltro nel ruolo di presidente degli Stati Uniti) al duetto con Rihanna agli MTV Video Music Awards 2012 sulle note di "Cockiness (Love It)".
Un anno dopo il suo album "LONG.LIVE.A$AP" debutta al primo posto nella Billboard 200 chart, la classifica musicale più importante del pianeta. Ma il successo numerico non è tutto, Rocky è molto amato anche dalla critica: è considerato uno sperimentatore lontano anni luce dall'immagine di rapper afroamericano incattivito dalla vita di quartiere.
Nel 2014 pubblica "Beauty & The Beast: Slowed Down Sessions (Chapter 1)", un album strumentale, cosa praticamente inedita per un artista rap. Nel frattempo proseguono le collaborazioni eccellenti, con Alicia Keys e con i Thirty Seconds to Mars. Ma la musica non gli basta, così passa anche alla moda, anche in quel campo mettendosi accanto ai migliori, collaborando per esempio con lo stilista Jeremy Scott e Adidas per una linea di scarpe chiamate "Wings 2.0 black flag".
Non è però la prima volta che Rocky ha a che fare con la giustizia. Nel 2012 un caso analogo a quello che lo vede al momento detenuto in Svezia: fuori da un negozio di abbigliamento a New York è protagonista di una rissa con un uomo, ma poi finisce per picchiare anche due fotografi che stavano immortalando la scena.
Nel 2013 invece è accusato di aver picchiato una donna durante il Festival di Budweiser Made in America, ma le accuse cadono quando un testimone non si presenta al processo. Intanto, nonostante la vicenda svedese che lo vede coinvolto, su YouTube i suoi video raccolgono decine di milioni di click, mentre su Spotify la sua "Fuckin' Problems", brano che vanta la collaborazione di Drake, 2 Chainz e Kendrick Lamar, è stato ascoltato quasi 406 milioni di volte.