Con l'obiettivo del rilancio del dialogo politico e della cooperazione economico-commerciale, il presidente russo Vladimir Putin arriva a Roma, giovedì, per una "visita ufficiale" di una sola giornata fitta d'incontri nella quale, dopo cinque anni di inattività, verrà rilanciato il Forum di dialogo italo-russo.
Il primo appuntamento ina genda è quello con Papa Francesco, in Vaticano. A seguire è previsto un pranzo al Quirinale, con Sergio Mattarella. Il programma proseguirà con i colloqui con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i cui risultati saranno resi noti attraverso una conferenza stampa congiunta. Putin arriva su invito delle autorità italiane e in risposta alle visite in Russia, prima di Mattarella, nell'aprile 2017, e poi di Conte, lo scorso ottobre.
I dossier internazionali, che vedono impegnati in prima linea Russia e Italia sono diversi: dai rapporti con Bruxelles e le sanzioni, fino alla Libia, passando per Iran e Venezuela. Altro tema sensibile, e che getta ombre sulla cooperazione con la Russia, sono le minacce di Washington di attuare misure punitive contro i Paesi partner di Mosca e Teheran nel settore energetico, ribadite anche di recente da Donald Trump.
Lo stato dell'attuazione degli accordi di Minsk per la pace in Ucraina dell'Est, condizione per alleggerire le misure punitive Ue contro Mosca, è diventato ormai un tema fisso nei colloqui. Putin dovrebbe parlarne con la controparte italiana, insieme ai membri della sua delegazione che comprende il ministro degli Esteri Serghei Lavrov e quello dell'Industria e del Commercio Denis Manturov.
Con Conte, Putin presiederà alla Farnesina il Forum di dialogo della società civile, istituto nel 2004, ma da tempo silente. All'evento partecipano rappresentanti del mondo del business, soprattutto dell'energia, della ricerca e della cultura. "Nel riattivare il Forum", spiega ad Agi il presidente di Confindustria Russia, Ernesto Ferlenghi "seguiamo l'esempio dei partner europei come Francia e Germania, che lo usano come strumento per integrare gli incontri tra imprese, mondo scientifico, accademico e culturale, oltre ai consigli di cooperazione intergovernativi".
I temi, su cui Confindustria punta a portare l'attenzione dei due governi sono due: "Creare strumenti finanziari per le Pmi italiane, che oggi non hanno adeguato accesso al credito, e istituire da parte russa una sorta di sportello unico interministriale, interregionale e interbancario". L'idea è che questo diventi "l'unico interlocutore" in Russia delle imprese che vogliono partecipare al vasto programma dei 'progetti nazionali', lanciato da Mosca e che prevede investimenti per 380 miliardi di euro, in cinque anni.
Il programma di Putin dovrebbe prevedere una partenza "in tarda serata". Non è escluso, quindi, un incontro con l'"amico" Silvio Berlusconi, come era già avvenuto alla fine della visita all'Expo di Milano nel 2015.