Hamburger di scarsa qualità ai poveri: è accaduto in Francia dove alcuni prodotti arrivati dalla Polonia sono stati distribuiti da una società francese a diverse associazioni umanitarie che forniscono cibo a cittadini meno abbienti.
In Francia è scoppiato lo scandalo già chiamato dei "finti hamburger": l'ufficio di repressione delle frodi ha annunciato di aver scoperto che la carne conteneva grassi in eccesso e altri ingredienti non proprio di prima scelta (anche se non pericolosi per la salute umana). Ad allertare le autorità competenti a fine marzo erano state alcune tra le più importanti associazioni francesi - Croce Rossa, Soccorso popolare, Restos du Coeur - in prima linea nell'aiuto alimentare ai bisognosi.
La distribuzione della carne sospetta è stata bloccata ed è stata avviata una vasta inchiesta per verificarne la qualità. Gli hamburger incriminati sono stati comprati nel 2018 grazie a finanziamenti del Fondo europeo di aiuti agli indigenti. Si tratta di 1500 tonnellate di carne surgelata per un importo di 5,2 milioni di euro, ma gli hamburger di cattiva qualità rappresentano un quantitativo di 780 tonnellate.
"Per fortuna le associazioni sono state molto reattive, consentendoci di effettuare tutti i controlli del caso. Ci sono tutti gli estremi di una frode compiuta da una banda criminale organizzata" ha commentato all'emittente 'Rtl' Agnès Pannier-Runacher, segretario di Stato presso il ministro dell'Economia.
"Siamo in ambito penale e i responsabili rischiano fino a 2 anni di carcere e 1 milione di euro di multa. Trasmettiamo il fascicolo al procuratore affinché comportamenti come questi non si riproducano più in futuro" ha insistito l'esponente di governo. Finora sono stati interrogati i dirigenti di due aziende francesi e le autorità polacche sono state allertate tramite la rete "food fraud" per portare avanti l'inchiesta anche nell'altro Paese. È già emersa una mancanza di trasparenza tra fornitori, intermediari e destinatari, ma i nomi dei presunti colpevoli non sono stati divulgati per consentire alla giustizia di fare il suo corso.
In Francia nel 2013 aveva fatto scalpore un altro scandalo nello stesso settore: tonnellate di carne di cavallo erano state spacciate per manzo, minando la fiducia dei consumatori sulla qualità dei prodotti venduti. Anche in quel caso erano state coinvolte diverse realtà produttive e aziendali in Romania, Paesi Bassi, Cipro e Lussemburgo oltre alla società francese Spanghero, al centro di un processo.