In Germania, la coalizione di governo di Angela Merkel tiene oggi una serie di incontri per l'analisi del voto, dopo la sanzione subita nelle elezioni europee e che ha riaperto gli interrogativi sulla sua sopravvivenza. Gli elettori hanno assegnato alla Cdu-Csu della cancelliera e al loro alleato Spd il peggior risultato mai ottenuto nelle elezioni europee, mentre - sull'onda del buon risultato ottenuto in Europa - è raddoppiato il bottino dei voti dei Verdi.
L'Spd ha ottenuto poco più del 15 percento dietro dei voti dietro al partito di Robert Habeck e Annalena Baerbock (al 20,7%). I Grunen non solo raddoppiano il loro voti del 2014, ma - per la prima volta a livello federale - si distinguono come la seconda forza politica più forte dopo i conservatori Cdu-Csu, che arrivano in testa (28,4%), ma indeboliti. Il dato piu' importante è che i Verdi hanno drenato più di un milione di voti da ciascuno dei due partiti della coalizione di governo, specialmente tra i piu' giovani. Ed ora la coalizione è' a rischio.
Ci sarà un incontro dei due partiti della coalizione di governo già stamane per decidere cosa fare. I Verdi in Germania non sono un movimento di protesta ma sono spiccatamente europeisti, ma la lotta al cambiamento resta il motore della loro battaglia: in questa campagna elettorale hanno avuto un peso notevolissimo il tema della difesa del clima e le marce dei ragazzi di "FridaysForFuture".
Voto con due volti per l'Afd. Se il risultato a livello nazionale dell'estrema destra è decisamente deludente, fermandosi appena sopra il 10,5% dei voti, nei Laender dell'Est le urne si sono mostrate molto più generose, facendo segnare alla formazione nazional-populista importanti successi. In Sassonia e nel Brandeburgo, per esempio, è diventata la prima forza politica superando la Cdu di Frau Merkel. Questo mentre in Turingia, in Sassonia Anhalt e in Meclemburgo l'Afd si attesta come secondo partito dietro i cristiano-democratici.