È bastato che Justin Bieber vi girasse un video ('I'll Show You' del 2015) per fare del canyon Fjaðrárgljúfur il più famoso di tutta l’Islanda, conosciuto ormai in tutto il mondo. Ma il troppo stroppia, persino la notorietà. Ne sono convinti i funzionari addetti alla protezione ambientale che hanno deciso di chiudere l’accesso della meraviglia naturale ai turisti. Ma una sbarra e un nastro non bastano a frenare i più ‘motivati’ che se ne infischiano anche dei guardiaparco pur di rubare uno scatto nella location scelta dal loro artista preferito. Molti di loro provano addirittura la strada della corruzione: "Il cibo del Paese d'origine è la più comune corruzione", ha detto al Guardian la ranger Hanna Johannsdotti.
Come il Canyon, tutta l’Islanda ha davanti a sé una nuova sfida: trovare il giusto compromesso tra la protezione dei suoi siti naturalistici e un turismo sempre crescente. Lo scorso anno 2,3 milioni di persone hanno visitato il Paese, contro i 600 mila di 8 anni fa. Una crescita del 20% all’anno che però rischia di mettere repentaglio i paesaggi vulcanici dell’isola dal suolo che si forma lentamente ed erode velocemente.
Il ministro dell’Ambiente, Guðmundur Ingi Guðbrandsson, pur dichiarando che “è troppo semplicistico incolpare Bieber di tutto” ha invitato caldamente i personaggi famosi a pensare alle conseguenze delle loro azioni. “Se la loro comparsa segue uno spostamento di massa che si protrae nel tempo l’intera zona potrebbe subirne l’impatto”.
Ma non è il primo caso in cui una star porta alla notorietà un paradiso naturale segnandone il collasso. Da tempo le autorità thailandesi tentano di arginare il degrado provocato ai 5 mila turisti che ogni giorno affollano Maya Beach, la spiaggia resa famosa da Leonardo DiCaprio nel film “The Beach”.
Lo scorso anno era già stata predisposta una chiusura stagionale prolungata per permettere alla natura terrestre ed acquatica di rigenerarsi. Ma non è bastato e, così, la spiaggia di Phi Phi Leh rimarrà chiusa per almeno altri due anni, in modo da dare tempo alla barriera corallina di riformarsi dopo i danni causati dal massiccio afflusso di turisti. E siccome dagli errori si impara, le autorità di Bangkok hanno già stato deciso che Maya Bay diventerà a numero chiuso di turisti.