L’Arabia Saudita ha permesso che milioni di cavallette si dirigessero verso l’Iran e visto che sapeva che avrebbero raggiunto questo paese, non ha agito minimamente per lottare contro di esse. È la spiegazione data da Saeed Moein, responsabile per la lotta contro i parassiti dell’Iran, intervistato dall’agenzia Fars News, che ha spiegato che le cavallette hanno iniziato a invadere l’Iran da alcune settimane in gruppi da 20 milioni.
Secondo il responsabile, il culmine del fenomeno è atteso per i prossimi giorni, quando gli stormi di insetti, che si spostano fino a 400 chilometri al giorno a circa 1700 metri di altezza, si ingrosseranno in gruppi da 50 milioni. Le cavallette hanno colpito sei regioni meridionali dell’Iran, Khouzestan, Bushehr, Fars, Hormozgan, Kerman e Sistan e Beluchistan. Al momento le autorità iraniane sono riuscite a controllare il fenomeno, a impedirne la riproduzione e a evitare che i campi agricoli vengano colpiti.
Le cavallette seguono i venti freschi e umidi e le tante piogge nell’Iran meridionale hanno fatto sì che si spostassero verso queste regioni. Moein ha criticato l’Arabia Saudita, dato che per centinaia di chilometri questi insetti hanno attraversato la penisola e continuano a farlo in grandi gruppi, ma il governo di Riyadh si rifiuta di agire minimamente, sapendo che si dirigono verso l’Iran e che minacciano il raccolto e la popolazione iraniana.